CRAC AMATO, SETTE CONDANNE E 19 ASSOLUZIONI

SI è conclusa ieri con la sentenza letta alle 18 dal presidente del collegio giudicante, Fabio Zunica, l’inchiesta sul fallimento del Pastifico Antonio Amato di Salerno. Sette condanne e 19 assoluzioni per i 26 imputati, tra imprenditori e  professionisti, accusati di bancarotta fraudolenta dello storico marchio salernitano, oggi ancora presente grazie al salvataggio di una parte del sito industriale per opera dell’imprenditore di Gragnano, Giuseppe Di Martino. La condanna la più severa è quella inflitta all’ex sottosegretario democristiano Paolo Del Mese: 4 anni per lui ritenuto il principale artefice dello svuotamento delle casse aziendali. Il Cavaliere Giuseppe Amato attraverso dei prestiti avrebbe distratto soldi dalle casse del pastifico già in crisi. Di questi fondi 230 mila euro sono transitati con la scusa di rapporti di lavoro giudicati inesistenti dalla ditta dell’ex consigliere provinciale Antonio Anastasio condannato ieri a 3 anni. Per entrambi i politici è stata disposta l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

Autore dell'articolo: Marcello Festa