Alberto Bollini lo ripete fin dal primo giorno che si è insediato sulla panchina della Salernitana: il suo rapporto con Claudio Lotito va al di là dei contratti scritti e firmati, per cui gli bastano le rassicurazioni del patron della Lazio per non avere troppi pensieri in merito al suo futuro. Del resto, come ha sottolineato in qualche occasione, se ha lasciato la Lazio ed un contratto blindato con il club biancoceleste, lo ha fatto per la voglia di misurarsi con la realtà della B, a Salerno, ma anche perchè ha visto prospettive concrete per il futuro. Insomma, il tecnico di Poggio Rusco ha lasciato intendere che Lotito gli ha promesso la riconferma in caso di risultati soddisfacenti e Bollini ritiene di averli ottenuti, portando la Salernitana in salvo con ampio anticipo e centrando senza patemi l’obiettivo indicato dal club. Per giunta, grazie ad un bel filotto di risultati utili, propiziato anche dalla vena particolarmente ispirata di Gomis e Coda, la Salernitana di Bollini s’è tolta lo sfizio di sognare i playoff, mancando l’aggancio nel momento decisivo un po’ perchè le energie psico- fisiche s’erano quasi esaurite, un po’ perchè l’organico aveva dei limiti che si sono esplicitati proprio quando le partite contavano un po’ di più. Bollini è da anni un fidato e prezioso collaboratore di Lotito che lo ha voluto per il settore giovanile biancoceleste e lo ha affiancato a Reja come vice della prima squadra in un momento delicato della recente storia laziale. Dopo l’esperienza all’Atalanta, la scorsa estate Bollini era rientrato nell’organigramma tecnico biancoceleste con compiti di supervisore. La voglia di panchina, però, era enorme ed il tecnico mantovano non aveva mai nascosto a Lotito la sua volontà di tornare in trincea. Il patron lo ha accontentato, dandogli la possibilità di allenare a Salerno subentrando a Sannino. L’esperienza in granata è stata segnata da alti e bassi, ma i punti conquistati ed i miglioramenti compiuti dalla squadra, specie in difesa, parlerebbero a favore di Bollini. Lotito, come sua abitudine, non ama agire di impulso e si è preso un po’ di tempo prima di sciogliere la riserva. Bollini aspetta fiducioso il rinnovo in granata. Altrimenti potrebbe ripartire altrove visto che un paio di società cadette lo avrebbero sondato. La storia insegna che Lotito è uomo di parola e quella promessa vale come un contratto. L’incognita maggiore è rappresentata dai tempi nei quali il patron si muoverà. Ma questa non è una novità.
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