L’assenza pesante nel derby, la presenza importante stamani in udienza da Sua Santità, la finale di coppa Italia, l’ultima di campionato con la Salernitana, la corsa alla presidenza di Lega B e gli inevitabili scenari futuri. Sono gli argomenti scottanti all’ordine del giorno, o meglio dei giorni, che scandiscono la settimana di Claudio Lotito. E di riflesso il destino del club granata. Il co-patron di Lazio e Salernitana è stato criptico, limitandosi ad un sibillino “aspettiamo gli eventi” in una risposa lampo al collega Tallarino della Città che incalzava sul futuro di Bollini, Fabiani, Coda e più in generale della squadra granata del futuro.
A voler tirare le somme Lotito non poteva rispondere altrimenti. L’imperatore Claudio è il primo ad aspettare gli eventi e si è rifugiato in una politica da temporeggiatore per stabilire e decidere il da farsi una volta che il quadro sarà a tinte meno fosche. Incassata stamani la benedizione di Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano i dirigenti della Lega Nazionale Professionisti di massima serie e i dirigenti e calciatori di Juventus e Lazio, alla vigilia della finale di Coppa Italia, il vulcanico imprenditore capitolino aspetta. Aspetta e tesse la tela. L’obiettivo è uno scranno in consiglio Federale, la lega di A è commissariata, lui rischia di essere sfrattato ed allora tiene pronto il piano “B”, per rientrarvi dalla porta secondaria. L’elezione a presidente di Lega B sarebbe il passepartout, ma imporrebbe – da statuto – di alienare le quote della Salernitana. Tutto lascia o lasciava prevedere un passaggio al socio e cognato Marco Mezzaroma che, tuttavia, più volte ha ribadito di avere cominciato con Lotito e di voler andare avanti con lui… Non solo. Proprio Lotito in una recente intervista al quotidiano il Mattino, stuzzicato sull’argomento cessione a Mezzaroma, non aveva dato certezze. “Vedremo” il suo laconico commento. Prima vedremo, ieri aspettiamo gli eventi. Sabato l’assenza dei due patron nel derby con l’Avellino nell’ultima uscita stagionale dei granata all’Arechi. Se due indizi fanno una prova, la certezza è che il futuro della Salernitana sia ancora tutto da decifrare. Tutto o quasi parte dalla corsa alla poltrona lasciata vacante dalle dimissioni di Abodi. Anche la Lega di B è spaccata, però, e c’è chi non vede di buon occhio l’ascesa di Lotito. Ovvio che con la fine dei campionati di A e di B, con relative promozioni e retrocessioni, le cose potrebbero cambiare repentinamente. Ecco perché c’è ancora da aspettare. Al di là della finale di coppa Italia della sua Lazio contro la vecchia signora in programma domani sera all’Olimpico, al di là di strategie o dei più classici depistaggi in salsa granata, del toto allenatore o dei giocatori in arrivo e partenza. Lotito ha bisogno di tempo perché punta ad un posto in consiglio federale. Solo dopo scioglierà il rebus Salernitana.