Da una parte c’è la gratitudine, il rispetto per quello che è stato fatto in questi anni. Non era facile, ripartendo praticamente da zero, riportare la Salernitana nell’elite del calcio nazionale peraltro in pochissimo tempo. Chapeau, giù il cappello allora di fronte alla capacità e all’intraprendenza di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Ma c’è, però, anche delusione leggendo, ascoltando, che il patron granata è pronto a lasciare tutto, lasciare le quote del club, nel caso in cui dovesse arrivare l’elezione a presidente della Lega di B. Una situazione decisamente anomala dove è forte il rischio che si possa pensare alla Salernitana solo come un trampolino di lancio, o rilancio nel caso di Lotito, interesse personalissimo ma che avrebbe conseguenze dirette in quanto ad un obbligatorio abbandono di Lotito potrebbe far seguito un disimpegno di Mezzaroma che ha più volte subordinato la sua presenza a quella del potente e istrionico cognato. E la Salernitana? Chi avrà cura di una creatura allevata con cura, adottata bambina e portata via via fino alla maggiore età. Ancora una volta, allora, gli interessi di Claudio Lotito non convergono con quelli della piazza, con i legittimi sogni, le fondate aspirazioni di una tifoseria che ora, sapendo bene di fare cosa poco gradita all’Imperatore Claudio, fa il tifo affinchè quest’elezione alla presidenza della Lega di B non si materializzi! Chiamatelo pure interesse privato, sentimento egoistico, ma come dare torto ad una tifoseria che dopo aver superato tante prove, aver dimostrato sul campo di valere tantissimo, potrebbe a breve ritrovarsi senza una proprietà certificata peraltro in un momento importantissimo, strategico, momento cui bisognerebbe dedicarsi anima e corpo alla programmazione della prossima stagione…. A Salerno pensano questo, figurarsi altrove dove l’ambizione di Lotito viene digerita a fatica. Un Presidente di una squadra di serie A, quarta forza del massimo campionato, che spinge per farsi eleggere alla guida della seconda Lega per fare cosa, per determinare quale vantaggio? Solo per conquistare un posto in Consiglio federale come dicono un po’ tutti? Insomma non propriamente una bella storia, da che parte la si guardi! Tanto a Salerno quanto fuori il problema è che in ballo c’è la passione della gente, ma anche la credibilità del movimento.
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