Prima o poi, indipendentemente dai tempi necessari per la risoluzione di altre questioni di natura politica, Claudio Lotito e Marco Mezzaroma dovranno cominciare a programmare la prossima stagione. I tifosi si augurano che ciò accada quanto prima, magari già a partire dalla prossima settimana, perchè partire per tempo è buona norma che la Salernitana ha sistematicamente ignorato in passato, pagandone le spese in corso d’opera. E perchè programmare per tempo è, del resto, il segreto di chi vince. Basti vedere Spal, Benevento e Cittadella, tre neopromosse che hanno tutte sopravanzato ampiamente la Salernitana in questa stagione. Visto che i granata non erano stati altrettanto bravi nei panni di matricole, i tifosi si domandano come mai a ben tre club sia riuscito toccare vette così alte nonostante provenissero dalla Legapro. La Spal, forse, andata anche oltre le aspettative, ma a gennaio ha dimostrato di credere nella promozione diretta al punto da aver ingaggiato un attaccante del calibro di Floccari. Il Cittadella, puntando sui giovani e sul gruppo di lavoro costruito negli anni, ha centrato la qualificazione ai playoff mentre il Benevento, che ha sicuramente investito di più, è ancora in corsa per la promozione e, dopo aver battuto lo Spezia, attende il Perugia in semifinale. Insomma, se la B è il regno delle sorprese e spesso ha riservato alle matricole il ruolo di star, è pur vero che tre neopromosse così in alto in classifica sono il segno dei tempi che cambiano e che ci ricordano che la differenza tecnica tra una categoria e l’altra s’è ridotta e chi ha lavorato bene al piano inferiore non ha bisogno di interventi strutturali per far bella figura al piano superiore. Bastano ritocchi mirati, giovani di belle speranze in abbondanza ed il gioco è fatto. La Salernitana si accinge ad affrontare il suo terzo campionato cadetto di fila e, dunque, può considerarsi ormai una veterana. In due campionati ha vissuto mille peripezie ed ha fatto il callo a tutto. Ora bisognerà saper trarre tesoro da ogni esperienza avuta. La proprietà ha fatto capire di voler spendere meno e di voler dare un ruolo più preminente ai giovani. Per questo ripartire da Bollini, uno che coi giovani ha lavorato per una vita, è la prima opzione di Lotito che incontrerà prossimamente il tecnico ed il diesse Fabiani per confrontare idee e programmi. Il diesse sta finalmente girando per i campi ed ha assistito a diverse gare di playoff di B e Legapro, raccogliendo informazioni su vari calciatori che gli sono stati segnalati. Più che in entrata, però, il lavoro più delicato riguarderà le uscite. C’è da fare i conti con la voglia di serie A di Coda, mentre Donnarumma andrà via ed a lui s’è interessato pure l’Avellino che riscatterà Laverone e pensa pure a Schiavi, il cui ingaggio, però, è pesantissimo. Dopo due anni di apprendistato in categoria, ora la Salernitana pare aver compreso una cosa: per stupire occorre tornare matricola.
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