Il Carpi avanza, il Frosinone perde, tutto anche la faccia, e resta per un altro anno nel purgatorio della serie B. Alla faccia di disfattisti, detrattori, tromboni stonati sempre pronti a parlare e a puntare l’indice – spesso sotto dettatura – sulla comunque scadente classe arbitrale come la causa di tutti i mali, il Carpi ieri ha dato una lezione a tanti, espugnando il Matusa in nove uomini, nonostante si fosse visto negare un rigore netto negato da Ghersini di Genova grazie ad una perla di Letizia su punizione. Prima ancora che di calcio giocato, però, è opportuno concentrarsi adesso sulle dinamiche politico sportive che l’eliminazione in semifinale del Frosinone determinerà nell’immediato futuro. A partire dai prossimi dieci giorni fino alla data che sarà fissata per eleggere il sostituto di Abodi. Le elezioni del presidente di Lega B, a cui Lotito aspira per rientrare in consiglio federale, dovranno tenersi entro il 31 luglio. Altrimenti sarà commissariamento. Partiamo da un assunto: l’eliminazione del Frosinone costringerà Lotito ad avere ancora in Maurizio Stirpe, patron dei frusinati, uno dei suoi più accesi avversari politici. Una presenza ingombrante considerato che proprio Stirpe era stato a capo della frangia ostile all’ascesa dell’imperatore Claudio al vertice della lega cadetta. E’ chiaro che se il Frosinone fosse andato in massima serie, il co-patron di Salernitana e Lazio avrebbe avuto un pensiero in meno nella comunque accesa campagna elettorale che si infiammerà nel mese di luglio. Lunedì intanto è prevista una nuova assemblea – ordinaria e non elettiva, chiariamolo subito – a Milano a via Rosellini.
Stasera, invece, è in programma la seconda semifinale al Curi tra il Perugia ed il Benevento. Stando a quanto emerso nelle ultime infuocate assemblee elettive – sempre saltate per assenza del quorum – la Salernitana ha in Carpi e Perugia due suoi alleati. Mentre il Benevento, oltre al Frosinone naturalmente, aveva improvvisamente cambiato strada schierandosi proprio con Stirpe e la sua frangia nello sponsorizzare la candidatura dell’avversario di Lotito Andrea Corradino, vice presidente della Lega, facente funzioni e dello Spezia. Facile intuire che per ragion di stato sotto sotto Claudio Lotito speri di non avere nel prossimo rancking proprio i sanniti. Per questo l’eventuale promozione del Benevento in massima serie sarebbe accolta come un vantaggio in ottica politica.
Altro discorso saranno poi accordi e strategie che Lotito sta intavolando in questo periodo per conquistare quante più preferenze possibile per spuntarla su Corradino. La serie A ha emesso i suoi verdetti. Pescara e Palermo sono potenziali alleati dell’imperatore Claudio che adesso lavora ai fianchi anche l’Empoli, retrocesso in B anche a causa del successo del Crotone sulla Lazio… all’ultima giornata di campionato. Dalla lega pro, invece, arriveranno Venezia, Cremonese, Foggia e la vincente dei play off. A quanto pare si viaggia ancora su pronostici e sondaggi all’ultimo voto. Un mese infuocato per Lotito che pur di “liberarsi” di un potenziale avversario è quasi costretto a tifare Benevento…