Tutto in due giorni. Tra domani e venerdì, Vincenzo De Luca avrà chiare le idee sul suo futuro alla guida della Regione Campania. Domani, alle 14, presso la sala Arengario del tribunale di Napoli, avverrà la sua proclamazione a presidente della Regione Campania. La comunicazione è stata effettuata dall’Ufficio elettorale della Corte d’Appello di Napoli alla presenza dei rappresentanti di lista dopo aver di fatto chiuso la complessa pratica dei ricorsi. E di ricorsi ne fioccheranno tanti da parte dell’agguerrita opposizione che punterà ad una sospensione immediata del neo Governatore in modo da evitare le nomine di vice e Giunta che di fatto darebbero il via al nuovo corso. La battaglia si combatte in punta di diritto. La storia è nota. Secondo la tesi portata avanti dall’opposizione (centro-destra e movimento 5 stelle) De Luca non si può insediare, non può nominare in quanto la sospensione per effetto della Severino dovrebbe avere effetto immediato e qualora il neo Governatore procedesse alle nomine queste non dovrebbero avere efficacia. Ma qui l’orientamento del Governo, espresso sia dal ministro Alfano che dal presidente dell’autorità anti-corruzione Cantone – è fin troppo chiaro. Prima che intervenga la sospensione di De Luca firmata dal Premier Renzi è necessario che il neo governatore si insedi, insomma non sarà automatica. E qui entra in ballo la seconda scadenza, quella programmata per venerdì mattina, quando il tribunale di Napoli dovrà pronunciarsi sul ricorso, ex articola 700, provvedimento d’urgenza, presentato dai legali di De Magistris che, come è noto, è nella stessa posizione di De Luca ovvero a rischio sospensione dall’incarico per effetto della Severino e conseguenza di una condanna in primo grado per abuso d’ufficio. Tra la presentazione del ricorso e la pronuncia saranno trascorsi, venerdì, 10 giorni tempi celerissimi e nel caso in cui dovesse arrivare una sospensione della Severino anche dalla giustizia ordinaria – dichiarata competente dalla cassazione – si creerebbe un precedente giurisprudenziale che spianerebbe definitivamente la strada a de Luca.
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