Prima colleghi, poi compagni, amici, quindi avversari politici a sorpresa ed infine parti interessate allo stesso prodotto. Da una parte Claudio Lotito e la Salernitana, dall’altra Oreste Vigorito, patron plenipotenziario del Benevento. Lo sceicco bianco che ha traghettato i sanniti nell’Olimpo della massima serie al primo colpo, tanto per intenderci. In mezzo Massimo Coda e non solo. I due patron hanno indubbiamente personalità spiccate, potenza economica ed un certo peso specifico nel mondo del calcio. Prima i due avevano stretto un patto d’acciaio, con Vigorito che non aveva mai fatto mistero dell’amicizia con Lotito, sponsorizzando pure la sua discesa o ascesa in politica come presidente di Lega B. Poi però qualcosa è cambiato, come se il giocattolo si fosse rotto oppure si fosse intaccato un accordo-intesa tra i due. Vigorito ha cambiato strada, schierandosi politicamente con gli avversari di Lotito nella corsa alla poltrona lasciata vacante da Andrea Abodi. Infine il dato del campo. Il Benevento ha brindato alla promozione in massima serie attraverso la lotteria dei play off ed oggi Vigorito torna a guardare in quella casa granata che fin dai tempi di Vittorio Murolo aveva ammirato con interesse per blasone, bacino d’utenza e potenzialità. Ieri, forse, con qualche idea stuzzicante, oggi guardando al parco giocatori che c’è in casa granata. Su tutti il nome di Massimo Coda. L’attaccante, il bomber, il centravanti che Lotito ha valutato 2,5 milioni di euro. Vigorito ed il Benevento ci stanno pensando. E da oggi ci starà pensando pure Pierpaolo Marino, in predicato di tornare in pista per vestire i panni del direttore generale in terra sannita. Vigorito e Marino del resto sono originari di Avellino ed il diggì tornerebbe a lavorare con il diesse Di Somma come ai tempi dell’Avellino negli anni ’90.
Tornando all’aspetto squisitamente tecnico, il Benevento potrebbe provare a superare la concorrenza di altri club di massima serie tra cui il Genoa ed il Chievo grazie anche ad un a contropartita tecnica che risulterebbe particolarmente gradita a Bollini. Parliamo di Fabio Ceravolo. In tal caso sarebbe interessante e curioso capire quanto ci sarebbe in termini di liquidità e quanto di valutazione del bomber calabrese che ha traghettato i sanniti in massima serie a suon di gol. Staremo a vedere.
Sta di fatto che Coda si ritroverebbe così ad essere l’ago della bilancia di un rapporto tra Lotito e Vigorito prima saldissimo, poi gelido ed oggi di nuovo caldo. Del resto è così che si tempra l’acciaio.