Il termometro fa registrare temperature oltre le medie del periodo, ma in casa Salernitana è calato il gelo. I rapporti tra il club granata e l’entourage di Alessandro Rosina si sono a dir poco raffreddati. Le parole di Lotito e Mezzaroma hanno infastidito il calciatore e suo fratello, che ne cura gli interessi. Partendo dalla volontà di tagliare il budget, infatti, entrambi i patron hanno tirato in ballo, più o meno velatamente, Rosina, sottolineando come l’ex Bari non abbia reso secondo le aspettative. Il processo a Rosina, però, se tale dev’essere, non può essere avviato se prima non si fa altrettanto nei confronti di chi ha caldeggiato il suo ingaggio. L’estate scorsa, infatti, quando non era nemmeno stato sciolto il nodo allenatore, la Salernitana aveva già programmato l’acquisto di Alessandro Rosina, votato da Lotito come l’uomo immagine del mercato estivo, una sorta di specchietto per le allodole per riscaldare i cuori dei tifosi ed indurli a mettere mano alla tasca per sottoscrivere l’abbonamento. Senza un progetto tecnico concordato con il nuovo allenatore, infatti, era già chiaro a tutti che da Catania, dopo Schiavi, Sciaudone e Terracciano, la Salernitana avrebbe prelevato un altro contratto pesante, ma la cosa più rilevante di tutta la vicenda è che a Rosina sia stato garantito un quadriennale da circa trecentomila euro a stagione che, dodici mesi dopo la firma, pesa sulle casse del club al punto da aver indotto i patron ad esternare pubblico disappunto per la scarsa resa del calciatore. Un modo per pungolarlo, ma, forse, pure per preparare il terreno ad un eventuale addio che, alla luce della durata e dell’entità economica del vincolo attuale, non appare certo così facile e scontato. La replica del fratello agente alle parole dei patron sancisce una situazione di frizione ed apre le porte a più scenari. Quello peggiore per tutti sarebbe che Rosina e la Salernitana vivessero come separati in casa. Per questo, il primo passo in ottica mercato sarà proprio quello di chiarire i rapporti e, di conseguenza, il futuro del calciatore, prendendo una decisione e tenendo, poi, la barra dritta per procedere nella direzione stabilita. Viaggia verso l’addio, invece, Alfredo Donnarumma, corteggiato da Avellino, Foggia e Bari, ma, soprattutto, da Empoli, dove è appena approdato in panchina il suo mentore, Vivarini, e Novara. L’attaccante di Torre Annunziata è ad un anno dalla scadenza del contratto ed andrà via in cambio di un modesto indennizzo. Non così, invece, Massimo Coda, sotto contratto fino al 2020. Per lui Lotito chiede non meno di due milioni e mezzo ed a fine mese ci sarà un incontro col suo agente per vagliare la situazione. Nel suo caso, però, non sarà gelo, ma è probabile che possa essere un’estate caldissima.
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