Una luce di speranza in una fotografia che mantiene tinte fosche: in Campania diminuiscono gli illeciti ambientali(-12,8%) a testimoniare una sempre maggiore efficacia dell’azione investigativa e repressiva ma la regione si conferma core business nazionale nel Rapporto Ecomafia 2017 di Legambiente con la maglia nera a livello nazionale sia per illegalità ambientale che per il ciclo illegale del cemento che quello dei rifiuti.
La lettura dei numeri del Rapporto Ecomafia 2017 ci dice che rimane ancora molto da fare: in Campania si viaggia alla media di 10 reati al giorno contro l’ambiente per un totale di 3.728 reati accertati, pari al 14,7 % del totale nazionale, 3.145 persone denunciate e 31 arrestate, cui si aggiungono 957 sequestri. Un affare gestito in questi anni complessivamente da 86 clan criminali. Un volto di una regione ancora carico di cicatrici e ferite. Che si conferma anche su base provinciale dove la Campania detiene un primato tutt’altro che lusinghiero, potendo annoverare le province di Napoli e Salerno tra le due più colpite per illegalità ambientale rispettivamente con 1.361 e 963 infrazioni.
Il calo di illeciti è soprattutto merito dei più efficaci strumenti investigativi grazie al rinnovato impianto legislativo che nel 2015 ha inserito nel codice penale i delitti ambientali (legge 68/2015). Nel nostro paese , nel 2016, a fronte di 1.215 controlli, la legge 68 ha consentito di sanzionare 574 ecoreati, denunciare 971 persone, sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni di euro con l’emissione di 18 ordinanze di custodia cautelare. Anche in questo caso la Campania si conferma la prima regione, con 70 ecoreati contestati, 83 persone denunciate e 5 beni sequestrati.
Sono in aumento i reati contestati nella gestione dei rifiuti, dove la Campania si conferma maglia nera a livello nazionale, nel 2016 sono stati 936 le infrazioni accertate con una crescita di quasi il 50% rispetto anno precedente, con 1.151 le persone tra denunciate e arrestate (+83%), e con 463 sequestri. La classifica regionale vede la provincia di Napoli maglia nera, prima a livello nazionale, con 388 infrazioni, 559 persone tra denunciate e arrestate e 303 sequestri, seguita da Avellino con 105 infrazioni accertate e 89 persone denunciate e 13 sequestri . Terza la provincia di Salerno con 84 infrazioni e 76 persone denunciate e 36 sequestri, poi Caserta con 52 infrazioni accertate, 39 persone denunciate e 30 sequestri. Chiude Benevento con 51 infrazioni, 45 persone denunciate e 14 sequestri.
La regione leader del mattone selvaggio si conferma la Campania, con il 18% delle infrazioni su scala nazionale, con 764 reati accertati, 855 persone denunciate e 234 sequestri. Altro record negativo se leggiamo i dati su scala provinciale con Avellino, Napoli e Salerno podio tutto campano, in testa alla classifica nazionale. La provincia di Avellino prima in Italia con 267 infrazioni, 228 persone denunciate e 10 sequestri , seguita provincia di Napoli con 221 infrazioni, 294 denunce e 177 sequestri e Salerno con 103 infrazioni, 187 denunce e 33 sequestri; segue Caserta con 54 infrazioni e 47 denunce e 9 sequestri. Chiude Benevento con 42 infrazioni,59 denunce e 4 arresti .