Che correlazione esiste tra la kermesse di Luci d’Artista, e la rimozione delle ecoballe in provincia di Napoli? Nessuna, sarebbe come paragonare il giorno e la notte. Da una parte c’è un evento turistico, gioioso e sfarzoso, dall’altra una piaga atavica che si conta di poter finalmente curare. Non esiste neanche una correlazione geografica in quanto Luci d’Artista si tiene a Salerno mentre le ecoballe da rimuovere insistono in provincia di Napoli. Eppure c’è chi è riuscito a mettere insieme queste due operazioni aggiudicandosi i relativi appalti. E’ la Iren spa, gruppo di Torino da oltre 3 miliardi di euro di fatturato annuo. Ebbene il colosso torinese nel giro di poche ore si è aggiudicato il bando per la rimozione delle ecoballe in provincia di napoli e poi, facendo seguito ad un impegno che già aveva svolto negli anni passati con affidamento diretto, si è aggiudicato il bando triennale, per una cifra di poco inferiore ai 9 milioni di euro, per Luci d’Artista a Salerno. Il bando, in questo caso, contemplava, ideazione, realizzazione, montaggio e smontaggio delle luminarie più famose d’Italia, una consuetudine per il colosso piemontese in quanto, come detto, fin dal 2007 riceveva direttamente dal comune capoluogo il prestigioso e ben remunerato incarico. Allora, però, avveniva su chiamata diretta, questa volta la Iren si è aggiudicato il bando sfruttando, ovvio un know how consolidato. La Iren ha sbaragliato la concorrenza di diversi competitor tra i quali anche i francesi della Blannchere che con molta curiosità e passione avevano deciso di partecipare alla gara indetta dal comune di Salerno. Tutto ciò è avvenuto a distanza di qualche giorno da un’altra aggiudica, diversa per forma e sostanza, quella per la rimozione di 485mila tonnellate di rifiuti divisi in 5 lotti. Valore del bando: 82 milioni di euro. Di questi cinque uno, quello di Giugliano, 98mila tonnellate per un importo di 16 milioni di euro, è andato alla Iren che, giusto ricordarlo, attraverso Iren Mercato detiene anche il 50 per cento di Salerno Energia Vendite, società partecipata al 48,8 per cento dalla Salerno Energia Holding. Corsi e ricorsi storici: ancora una volta i ricchi e potenti piemontesi hanno trovato terreno fertile in Campania. A differenza di quanto avvenuto all’alba dell’unità d’Italia, questa volta l’Iren non ha trovato briganti pronti a respingerla.