I cittadini aderenti al comitato spontaneo, costituitosi via facebook nel gruppo “Non vogliamo il sito di compostaggio a Battipaglia”, sicuri che una efficace azione amministrativa e legale possa garantire il diritto alla salute dei battipagliesi, convinti che si debba tentare di tutelare il territorio in ogni modo legale oltre che con la mozione approvata dal Consiglio comunale di sabato 5 agosto,
chiedono di verificare in via urgente se vi siano ancora i termini per presentare ricorso amministrativo al Tar contro la delibera regionale di allocazione dell’impianto di compostaggio presso lo Stir di Battipaglia, oppure, nel caso i termini siano scaduti, di presentare ricorso straordinario al Capo dello Stato.
Il no secco dei cittadini all’impianto è determinato da due motivazioni fondamentali: l’enorme pedaggio ambientale già pagato dalla cittadinanza con la presenza di ben sette impianti di trattamento rifiuti tra pubblico e privato, la difficoltà nel territorio campano di ottenere le adeguate misure di sicurezza e di controllo che potrebbero trasformare un impianto del genere in una risorsa.
Come prima azione, dunque, il comitato chiede di verificare la possibilità di adire le vie legali.
Ove questo non fosse più possibile assicura l’Amministrazione comunale e la cittadinanza tutta di essere a disposizione per ogni altra eventuale iniziativa presente e futura di tutela e controllo del territorio.