Venezia, la luna e tu. Dal grande schermo al campo di calcio, il film del 1958 di Pasquale Festa Campanile potrebbe avere un seguito stasera. Al Penzo, dove comincia la sua avventura, la Salernitana cercherà punti e sorrisi. Sotto la luna ed al cospetto dell’ex Soligo, i granata di Bollini saranno scortati da circa quattrocento tifosi che sognano l’impresa in Laguna per rinverdire i fasti del trionfo del 1997. Toccherà a Bocalon vestire i panni di core ingrato. Lui, veneziano doc ed ex del Venezia, guiderà l’attacco granata e cercherà quel gol in cadetteria che, dopo anni di gavetta in terza serie, Bollini spera diventi una piacevole abitudine. Venezia prima tappa, già probante, di un percorso lungo e tortuoso. Un test al chiaro di luna per capire se il satellite del nostro pianete sia o meno propizio. Luna crescente, secondo il calendario apposito, si spera pure fortunata per i granata che partono con l’obiettivo salvezza, fissato senza mezzi termini da Bollini. Alla vigilia della trasferta nella città famosa anche per il suo Carnevale, dunque, Bollini ha chiarito ogni cosa, provvedendo a togliere la maschera per evitare equivoci ed incomprensioni, quelli che, in fondo, già ci sono stati in sede di mercato e che negli ultimi giorni dovranno essere quanto meno ricomposti per completare al meglio una squadra che, sulla carta, non è certo una fuoriserie. Venezia, la luna e la voglia di Bollini e del suo gruppo di dare soddisfazioni ai tifosi, onorando la maglia ed andando oltre i propri limiti. Questa Salernitana ne ha e non bisogna nasconderli, anzi è proprio la consapevolezza delle proprie debolezze a costituire, talvolta, il principale punto di forza. Bollini sa che in trasferta bisogna essere pratici e tosti, non svagati come a Carpi dove tre gol segnati non sono bastati per uscire vittoriosi dal Cabassi. Venezia, la luna e quella tuta da operaio specializzato che la Salernitana deve indossare per fare risultato, perchè questo dovrà essere l’approccio ad ogni partita. In Laguna, con la luna, un giro in gondola sarebbe un lusso quasi necessario, ma ai tifosi granata basterebbe un risultato positivo per essere contenti. Un anno fa, a La Spezia, fu Rosina a regalare la prima, parziale gioia e, forse, anche ad illudere. Stasera, il capitano proverà a concedere il bis per festeggiare al meglio il suo onomastico, ma più che al singolo Bollini sa di doversi aggrappare al collettivo. Compattezza, grinta ed attenzione: prima ancora che agli aspetti tecnici è a queste componenti che la Salernitana deve badare per fare risultato. Ed è su questo che Bollini lavora sul campo. Poi, ci si tufferà nel rush finale di mercato e toccherà a Lotito e Fabiani regalare qualche rinforzo mirato a Bollini. Stasera si comincia. Che sia davvero un buon campionato. Salerno lo merita.
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