Bollini sfoglia la margherita, ma aspetta anche buone nuove dall’infermeria. Il dubbio è se confermare il tridente oppure passare ad un 4-4-2 così come ha tuonato Lotito domenica scorsa. Il tutto contro il Pescara di Zdenek Zeman, maestro proprio del 4-3-3 di cui Bollini è un fedele discepolo. Sicuramente i prossimi saranno giorni decisivi per Bollini. In tutti i sensi. Prima di avere, però, le risposte dal campo il tecnico granata in queste ore dovrà trovare da solo quelle relative al cambio del modulo. E anche dall’infermeria. Partiamo dalla prima ipotesi quella del cambio di spartito tattico. Possibile, ma non certo. Sembra, comunque, che l’idea di trasformare l’attuale 4-3-3 in 4-4-2 era già in cantiere. Qualunque sia la decisione, il tecnico sta provando ad immaginare il suo undici ideale in una forma differente da quella vista in questo avvio di stagione. Molto però dipenderà anche dalle condizioni fisiche di alcuni dei suoi interpreti. Tuia e Rosina, infatti, fino a ieri hanno marcato visita. Da oggi si valuterà un eventuale loro reintegro. Sprocati e Gatto potrebbero essere gli esterni con Minala e Ricci centrali, in avanti invece uno tra Rossi e Rodriguez al fianco di Bocalon. Questo se il trainer granata dovesse confermare il cambio di atteggiamento tattico, “suggerito” a chiare lettere dall’imperatore Claudio. Al tempo. In difesa c’è qualche acciacco di troppo. Nel caso in cui Tuia dovesse dare forfait, Bollini dovrebbe sostituirlo con Raffaele Schiavi. Il difensore metelliano ieri pomeriggio ha saltato la partitella a metà campo di fine allenamento, ma non vede l’ora di giocarsi una carta per scalare ulteriormente le gerarchie del tecnico. Viceversa potrebbe essere dirottato Perico al centro della difesa al fianco di Bernardini con il rientro dal primo minuto di Pucino sulla corsia di destra. Dalla parte opposta inamovibile Gigi Vitale. In mediana, invece, tutto ruota sul modulo. Nel caso in cui si decida per un centrocampo a “tre” è probabile che il tecnico possa pensare di schierare la stessa mediana andata in scena al Cabassi. Magari immaginando un valzer di pedine tra gli stessi interpreti. Un esempio su tutti Ricci nelle vesti di play maker. Staremo a vedere. In attacco, Bocalon è sicuro di una maglia, Sprocati se sta bene non ha concorrenti sulla fascia di competenza. Soprattutto se si gioca con il tridente. Ma il dubbio è proprio quello del modulo. Bollini ieri ha provato sia il tridente sia un attacco con due riferimenti offensivi. In quest’ultimo, Rossi faceva coppia proprio con Bocalon.
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