E’ strano a dirsi, ma la sensazione è che l’unione ritrovata tra Comune e Curia a Salerno sia frutto di una divisione. Netta, precisa e sancita a tavolino in due momenti distinti, diversi, separati. La processione religiosa da un lato, la devozione politica dall’altro. Se come è lecito pensare la cerimonia che ha portato ieri ha saziato la voglia di fede degli esponenti dell’amministrazione comunale di Salerno, saranno in pochi e gli stretti indispensabili per non alimentare le polemiche del boicottaggio religioso, ad essere presenti alla processione del 21 settembre che chiude i festeggiamenti per il santo patrono. Ma mentre il Comune di Salerno ha già diramato il consueto dispositivo di traffico che come sempre vieta la sosta e la fermata lungo il percorso dalle 12 e fino alle 18 ed anche un senso unico di circolazione tra via Roma e lungomare Salerno, non è ancora dato sapere chi del comune sarà presente o meno. Facile immaginare che la vice sindaco Eva Avossa indosserà la fascia tricolore, ci sarà il Gonfalone, ma il sindaco Napoli ed il governatore De Lca che ieri è apparso al comune per salutare il ritorno di san Matteo a Palazzo di città , non parteciperanno. A questo punto nel braccio di ferro che da tre anni vedeva uno di fonte all’altro comune e chiesa è il vescovo Moretti a poter cantare vittoria. Perché come ha ricordato lui stesso in un’intervista rilasciata ieri ai nostri microfoni, l’idea di far entrare la statua al comune in un momento diverso da quello della processione finale era sua. E se davvero la passerella politica non ci sarà, Moretti avrà raggiunto il suo vero scopo, fare della processione solo un momento di fede e preghiera, snaturandola però di quel misto di applausi, calore e devozione tra sacro e profano, quella confusione tra l’amore per il santo ed il consenso per l’amministratore, che a Salerno ha raggiunto la sua massima espressione per Vincenzo De Luca, ma che in verità è caratteristica di tutti i momenti ambigui di fede religiosa come le processioni intrise di folklore e riti. Moretti ha vinto, ma Salerno ha perso la “sua” processione.
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