Il Prefetto di Napoli Maria Gerarda Pantalone questa mattina ha convocato e notificato al consigliere regionale anziano Rosa d’Amelio il decreto di sospensione del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, firmato ieri. Tecnicamente da oggi il nuovo governatore risulta sospeso per effetto della legge Severino. Il decreto annunciato ieri a sorpresa da Matteo Renzi ha sorpreso un pò tutti anche perchè, diversamente da quanto successo, si attendeva la firma di un provvedimento di segno opposto che, prendendo spunto dal parere dell’Avvocatura dello Stato, blindava gli atti del neo governatore che ora, invece, presiederà il Consiglio Regionale, provvedendo alla nomina di vice e giunta, da sospeso. Dunque da parte del Governo nessun decreto salva – De Luca, ma nel dispositivo con il quale si dispone la sospensione si fa riferimento al parere dell’Avvocatura dello Stato secondo cui De Luca può nominare la giunta per salvaguardare il funzionamento dell’ente. Tutto lasciava pensare che proprio dopo aver ottenuto questo parere il governo potesse adottare un provvedimento d’urgenza. Ma evidentemente, anche in seguito alle polemiche scatenate dall’opposizione, la linea di Renzi e del Governo è cambiata è come se Il Primo Ministro abbia voluto prendere le distanze da se stesso in quanto segretario del Partito Democratico e dunque strenuo difensore di De Luca. Tanto più che Renzi ha rivendicato a sè stesso il merito di aver mantenuto l’impegno di applicare la legge Severino. “La norma della legge Severino – ha detto Renzi – presenta possibili, diverse interpretazioni non tanto sulla sospensione ma sul momento dell’applicazione visto che non c’è una ineleggibilità ma c’è la necessità della sospensione. Per noi – aggiunge ed è il passaggio più importante dell’intervento di ieri – il fatto è che abbiamo firmato la sospensione come prevede la legge Severino e toccherà a De Luca dover valutare gli atti e decidere se seguire o meno il parere dell’Avvocatura che gli suggerisce di nominare Giunta e Vice. Ma questa valutazione riguarda il presidente della Regione e non Palazzo Chigi. Palazzo Chigi ha fatto ciò che doveva fare”. Immediato il commento di Stefano Caldoro attacca De Luca. “Adesso c’è uno stallo grave, chi è sospeso non può fare atti”.
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