Vincere per dare una sterzata importante, forse determinante, alla propria stagione. La Salernitana è al classico esame di maturità. Oggi pomeriggio i granata ospitano la capolista Empoli all’Arechi nella 12esima di andata del campionato cadetto. Un test probante, contro una squadra – quella toscana – costruita per vincere, per verificare le reali ambizioni dell’ippocampo nel torneo di B che ancora non ha e forse non lo avrà mai un suo padrone. Il tutto davanti ai soliti 10mila o poco più spettatori nel principe degli stadi. L’adunata degli ultras non ha sortito l’effetto sperato e desiderato. Fatta eccezione per lo zoccolo duro della tifoseria, continua una sorta di disaffezione per i colori granata nonostante il magic moment della truppa di Bollini reduce da 8 risultati utili di fila, due vittorie consecutive in trasferta ed una ritrovata fiducia in se stessa. Probabilmente serve ancora qualcosa. Magari battere cassa contro la capolista Empoli e ritrovare il sorriso pieno all’Arechi che manca da oltre un mese. Dal primo ed unico successo al momento tra le mura amiche contro lo Spezia, firmato dalla doppietta di Rodriguez. Era il 23 settembre scorso. Dopo gli exploit di Avellino e Novara, uniti agli otto risultati utili consecutivi i granata sono chiamati alla prova del nove contro la capolista toscana. Magari suonando una sinfonia per portare a casa l’intera posta in palio. Sicuramente per capire che senso dare a questo campionato. Siamo alla 12esima di B e tra la prima della classe – l’Empoli appunto, a quota 20 – e la Salernitana, ottava in classifica (in condominio con altre 5 squadre) ci passano appena quattro lunghezze. La formazione di Bollini ha ripreso coraggio, fiducia ed autostima forte anche dei due exploit esterni di fila. I granata oggi dovranno provare a mostrare gioco, idee e personalità così come fatto martedì sera a Novara per dare un’impennata determinante ad una stagione altrimenti mediocre, insulsa, per non dire anonima. Di fronte ci sarà una squadra, quella di Vivarini, costruita per vincere. I numeri sono eloquenti. I toscani vantano il migliore attacco del torneo (oggi orfano del fresco grande ex Donnarumma per infortunio ndA) con 23 reti all’attivo e sono pure la squadra che ha vinto più di tutte (sei volte finora) in campionato. Di fronte una Salernitana che non molla mai, che ha perso meno di tutte (una sola volta a Carpi) e che ha pure pareggiato più di tutte (7) in questa strana stagione per l’ippocampo. Gli ingredienti per assistere ad una partita avvincente ci sono davvero tutti.
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