Ci sono i nuovi reparti, le ristrutturazioni , ma ci sono anche le cancellazioni e il «declassamento» di alcuni reparti specialistici. La nuova rete dell’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dovrebbe cambiare il volto della sanità, ma nella corsia della razionalizzazione della spesa e di una nuova riorganizzazione dei servizi dispone un trasferimento dell’Unità di Dermatologia del nosocomio di Salerno presso l’ospedale di Cava de’ Tirreni.
Una decisione ingiustificata per i consiglieri comunali di Salerno Roberto Celano e Ciro Russomando che crea una carenza assistenziale nell’ambito delle patologie dermatologiche di estremo impatto sulla salute pubblica.
I due consiglieri comunali, a corredo delle loro dichiarazioni, forniscono tre dati che mettono i risalto i disagi dovuti alla chiusura del reparto al Ruggi: la prevenzione, diagnostica e cura del Melanoma Maligno tumore che, tutt’ora, incide in modo determinante sulla mortalità della popolazione mondiale, con un aumento del 15% rispetto agli anni precedenti secondo le attuali statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità e che vengono efficientemente sostenute dai circa 300 interventi chirurgici su tumori cutanei maligni e 1500 visite per sospette neoplasie cutanee che ogni anno vengono eseguiti presso l’U.O.C. di dermatologia dell’Ospedale di Salerno.