Con il naso all’insù per ammirare i giochi di luce, con il pensiero ancora più in alto per commemorare le 26 giovani donne arrivate già cadaveri sulla nave spagnola Cantabria attraccata a Salerno domenica. Così come già annunciato dal primo cittadino Enzo Napoli nel giorno dell’inaugurazione del percorso di “Luci d’Artista” evento di per sé spettacolare e gioioso, Salerno non dimenticherà la tragedia del mare, quella che verificatasi nel Canale di Sicilia, è arrivata fin qui dove i 26 corpi troveranno degna sepoltura non prima, però. Di aver fatto luce si quanto realmente successo. E sotto quest’aspetto emergono particolari agghiaccianti. Il pool deio medici legali che stanno effettuando le autopsie hanno trovato, sui corpi delle donne, tracce di frustate, bruciature, addirittura una giovane era incinta di un maschietto di appena cinque mesi. Sui corpi per il momento non è stata trovata alcuna traccia di violenze sessuali. Ma le indagini per stabilire che cosa sia accaduto a bordo dei gommoni della morte sono ancora in corso. I medici legali avranno a disposizione novanta giorni per comunicare l’esito finale degli esami che dovrebbero terminare proprio nella giornata di domani dopodichè le salme saranno liberate e si celebreranno i funerali, in forma pubblica, al cimitero di Salerno. Per l’occasione sarà proclamato il lutto cittadino e in quell’occasione, saranno spente per mezz’ora le Luci d’artista in segno di rispetto, di profondo cordoglio di una comunità involontariamente investita da un’immane tragedia. E la circostanza sarà ricordata ancora domani tanto dal sindaco quanto dal Governatore de Luca che presenzierà alla cerimonia di inaugurazione del percorso, un percorso non ancora completato in quanto solo nella prossima settimana si procederà al montaggio e all’illuminazione delle opere collocate nella parte orientale della città di Salerno.