MORTI MIGRANTI, CONCLUSE LE AUTOPSIE. PROBABILE ANNEGAMENTO

Si sono concluse questo pomeriggio le autopsie sui corpi delle ventisei giovani donne recuperate dalla nave spagnola Cantabria attraccata a Salerno la scorsa domenica. Oggi il pool di medici coordinato dal professore Antonello Crisci ha terminato i restanti quattordici esami autoptici al Cimitero di Salerno. Oggi è stata accertato che un’altra ragazza, sui vent’anni, sempre nigeriana era incinta: stavolta di un feto di appena un mese e mezzo. Sui corpi, invece, non vi sarebbero tracce di violenze e abusi sessuali e, dunque, la causa della morte più accreditata rimane quella dell’annegamento. Su tutti i cadaveri sono stati fatti prelievi per il dna. I volti delle giovani sono stati fotografati in caso di un futuro riconoscimento. Intanto, sono ventiquattro quelle che rimangono senza un nome ma saranno accompagnate da un cartellino che le identifica semplicemente con un numero. Per gli esami istologici ci vorrà almeno un mese, mentre saranno pronti nei prossimi giorni quelli che farebbero scoprire l’età delle ragazze, grazie alle arcate dentarie. Domani e domenica, intanto, si lascerà spazio alla catalogazione e alla compilazione delle schede, mentre lunedì tutte le risultanze verranno portate dinanzi al procuratore Luca Masini della Procura di Salerno che sta coordinando l’inchiesta. Nei primi giorni della settimana, dunque, dovrebbero esserci anche i funerali pubblici che si terranno nel Cimitero salernitano e saranno aperti a tutta la cittadinanza. In quell’occasione, su disposizione del sindaco Vincenzo Napoli, sarà proclamato lutto cittadino e, simbolicamente, saranno spente le Luci d’Artista per mezz’ora “in segno di cordoglio e dolore”.

Autore dell'articolo: Redazione