“Qua si stanno colpendo le fondamenta dello stato di diritto. La Severino, per quanto da correggere, è una legge. Ma la legge o si applica per tutti o non si applica per nessuno”: a dirlo è Mara Carfagna, deputato di Forza Italia, che – intervistata dal Corriere della Sera – fa il paragone tra il caso Berlusconi e quello De Luca. “La Severino – afferma – s’è dimostrata una norma per colpire solo il nostro presidente”. A proposito della decisione del tribunale che ha rimesso l’ex sindaco in sella alla presidenza della Regione Campania, parla di “uno spettacolo inquietante. Per De Luca stiamo assistendo alla vittoria del diritto ‘partenopeo’ su quello italiano. Com’era stato per de Magistris. In attesa del giudizio di luglio, ieri un giudice napoletano ha optato per la sospensione della sospensione della sospensione. Tre passaggi in uno. Con una celerità quantomeno sospetta”. Rispondendo sulla disponibilità di Fi a discutere di modifiche alla legge sottolinea che “come dice anche Raffaele Cantone, la norma presenta dei profili che vanno corretti. Noi siamo disposti a fare la nostra parte per fare in modo che storture come quella dell’applicazione retroattiva, che hanno colpito Berlusconi, vengano corrette”. Ma esprime dubbi sul fatto che il premier Renzi accolga l’invito: “Ha troppa paura della reazione dell’opinione pubblica. Quindi preferisce andare avanti così, con la giustizia che invade il campo della politica e la politica che delega alla giustizia”.