In relazione alla possibile candidatura di Andrea Lembo, figlio del Procuratore Capo di Salerno Corrado Lembo, in una nota il capogruppo al Consiglio Comunale di Salerno di Forza Italia Roberto Celano ha dichiarato:
“Dai mass media apprendiamo della partecipazione dell’avvocato Andrea Lembo ai lavori della Leopolda. La sua passione per il PD di Renzi e De Luca era già stata, per la verità, resa in più occasioni manifesta. I post sui social pubblicati, le foto con esponenti del Partito Democratico locale e nazionale, la volontà emersa di candidarsi a sindaco di Campagna con il sostegno dei partiti di sinistra, sono segni inequivocabili di un’appartenenza partitica e di vicinanza a chi manovra i fili del potere nella nostra provincia. Andrea Lembo può e deve legittimamente inseguire le sue passioni, avendone voglia e capacità, nella consapevolezza, però, che non è un politico qualunque. È il figlio del Capo della Procura nella cui circoscrizione insegue i suoi sogni, i suoi obiettivi e le sue aspirazioni.
Procura che da tempo ormai indaga su vicende, talune anche particolarmente delicate, che coinvolgono dirigenti ed amministratori del PD ed anche di partiti altri.
Si apprende contestualmente della ipotesi di una candidatura del dottor Roberti alle prossime politiche, presumibilmente nella nostra provincia.
Anche il dottor Roberti, evidentemente, se dovesse rispondere al vero quanto emerso da organi di stampa, sembrerebbe simpatizzare per il partito di Bersani che, fino a qualche mese fa, era esponente apicale del Pd, di cui è stato persino segretario, allorquando, anche col sostegno di De Luca, che venne improvvisamente meno per motivi ancora ignoti (ma che qualche malizioso potrebbe presumere alla luce di quanto sta emergendo) all’accordo già raggiunto con Renzi, vinse le primarie.
Roberti e Lembo sono certamente Magistrati seri ed integerrimi e sono profondamente convinto che la Procura di Salerno sia stata e sia egregiamente guidata, nel rispetto dei principi di garanzia e di imparzialità che dovrebbero appartenere alla Magistratura tutta. Non è però sufficiente essere terzi, è necessario anche apparirlo. Chi vive, chi lavora, chi fa politica, chi vota in una provincia non deve avere il minimo dubbio che la Procura non sia terza, imparziale, attenta e garante di tutti. Credo, dunque, sia giunto il momento che il Procuratore Lembo rifletta e verifichi non solo ciò che la legge consente ma anche quanto ragioni di opportunità consiglierebbero a chi ricopre un ruolo così prestigioso, difficile e delicato. Sono certo, avendolo apprezzato fino a oggi, che il Procuratore Capo di Salerno saprà determinarsi nella maniera più corretta”.