La soddisfazione per la vittoria in tribunale contenuta dalla necessità di fare presto, di dare in tempi celeri un Governo alla regione e cominciare a lavorare per risolvere i tanti problemi sul tappeto. Per Vincenzo De Luca, governatore della Campania rimesso in sella dalla sospensiva dei giudici di Napoli, ora la priorità è presentare la squadra al più presto. Il governatore sta lavorando pancia a terra per la composizione della Giunta e la nomina del vice che a questo punto, non dovendo più essere un facente funzioni potrebbe anche non essere Fulvio Bonavitacolo come più volte è stato detto nei giorni scorsi. Ad ogni modo la giunta sarà composta a maggioranza da tecnici. Riconvocato il Consiglio regionale per la sua prima seduta: l’appuntamento è per giovedì 9 luglio alle ore 16. All’ordine del giorno le dichiarazioni sul programma di governo del governatore e l’elezione del presidente del Consiglio regionale, con Rosetta D’Amelio in pole position che deve guardarsi dal presidente del Pd campano Stefano Graziano le cui azioni vengono date in risalita. Ma al di là di tutto continua a tenere banco la vicenda Severino con De Luca che, a sospensione ottenuta, va ancora giù duro. “Va rimosso il groviglio burocratico-amministrativo – continua a ripetere – altrimenti avremo solo la sinistra salottiera che si autonomina giudici senza fare un concorso”. la questione è dibattuta anche a livello centrale. Un intervento sulla legge Severino. “E’ un aspetto all’attenzione di altri soggetti non certtamente del Governo” ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, a margine della festa dell’Unità a Scandicci, alle porte di Firenze “sappiamo che è un tema che molti soggetti, compreso alcuni parlamentari, stanno valutando perché è una legge che comunque non ha previsto tutte le ipotesi possibili che presenta degli elementi da perfezionare. Ma in questo momento non è allo studio del governo un’ipotesi di modifica” ha aggiunto Boschi ricordando che il governo ha “applicato in maniera rigorosa la legge Severino a prescindere ovviamente dal partito di appartenenza perché la legge deve essere sempre rispettata”. “Ovviamente l’autorità giudiziaria è intervenuta in Campania – ha spiegato riferendosi al caso De Luca – ed ha fatto delle valutazioni di carattere diverso come già era avvenuto in passato, in altri casi”.
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