BATTIPAGLIA, INAUGURATA LA CASA PER ANZIANI “VILLA MARIA” –

Tremila metri quadrati di superficie,  una struttura confortevole che si sviluppa su due livelli, con percorsi pavimentati all’aperto nel verde, 16 camere di degenza, una suite per i familiari, 32 posti letto residenziali,  prestazioni e servizi alberghieri, attività di aiuto e supporto alle persone, sostegno dell’autonomia individuale e sociale, laboratori abilitativi, ricreativi ed espressivi.

Le comodità dell’ambiente familiare rimodulate negli spazi e nei servizi di “Villa Maria”, la Casa Albergo – Centro Sociale Polifunzionale per Anziani,  in via Etruria al civico 10 a Battipaglia, per le persone che che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche e di un’articolata assistenza sanitaria e riabilitativa.

Dopo oltre 20 anni dalla sua realizzazione e l’aggiudica definitiva della struttura da parte del Comune di Battipaglia all’Ati (Associazione Temporanea d’Imprese),  costituita dalle  Don Uva di Potenza e  3S.S.S. Servizi Sociali Salernitani,  la struttura di “Villa Maria”, ubicata nel cuore del quartiere Sant’Anna a Battipaglia, è  tornata ad essere accessibile,  pronta a svolgere l’attività per cui era stata progettata,  per fornire ed erogare il servizio per gli anziani.

Completati i lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio,  si spalancano le porte ad un nuovo servizio di assistenza rivolto agli anziani del territorio.

A fare gli onori di casa per la cerimonia inaugurale è stata la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese.  Per il taglio del nastro d’inaugurazione della struttura il Presidente della Cooperativa Sociale Don Uva  di Potenza, Vittorio Basentini;  la Presidente della Coooperativa 3S.S.S. Servizi Sociali Salernitani, Lucia Giorgio; la responsabile di Villa Maria, Jessica Basentini.

Due tipologie di strutture attive all’interno dell’immobile: Casa albergo per gli anziani e Centro sociale polifunzionale. Oltre alle stanze con servizio alberghiero completo, “Villa Maria” è dotata di servizi comuni, il ristorante con cucina interna, la lavanderia, luoghi di riunione e socializzazione, ma anche di spazi del centro diurno dedicati all’assistenza alla persona, all’assistenza socio-sanitaria, alle attività culturali e ricreative.

Autore dell'articolo: Marcello Festa