L’Unione Europea ha deciso che l’Italia deve uniformarsi agli altri Paesi nell’utilizzo del latte in polvere nella produzione di formaggi, Gli allevatori sono sul piede di guerra e dicono no ai formaggi e yogurt senza latte, la Coldiretti punta a difendere il made in Italy perché l’imposizione di Bruxelles metterebbe a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale. Nuovi scenari si aprono sul fronte dell’alimentazione ma solo per prodotti generici e non per le produzioni già interessate da disciplinari di produzioni di origine protetta. “In un momento come questo in cui il mondo lattiero caseario è scosso dalla polemica sul latte in polvere – ha detto il presidente del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo – poter dire che il nostro prodotto, la mozzarella, l’oro bianco della campania, fatto con tutti i crismi con latte nostrano, fa bene alla salute ci sembra un messaggio fortemente positivo per tutti i consumatori. Raimondo precisando che il diktat dell’unione europea non riguarda la mozzarella ha fatto appello al ministero affinché compaia in etichetta di formaggi e yogurt la dicitura fatto con latte in polvere.
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