Individuata la soluzione per evitare lo scarico in mare delle acque reflue depurate, provenienti dall’impianto di Varolato, a seguito del grave danneggiamento subito dal tubo collettore in località Foce Sele lo scorso 2 gennaio. Sarà utilizzato il sistema del “troppo pieno”, che permetterà lo scarico per gravità in un canale di bonifica ubicato sul confine nord dell’impianto di Varolato. A seguito dei diversi sopralluoghi eseguiti in queste settimane, l’ingegnere Angelo Corradino, direttore tecnico dell’impianto di depurazione di Varolato e degli impianti di sollevamento ad esso connessi, ha redatto la relazione tecnica con la soluzione attuale e già trasferito lo stesso documento al Consorzio Bonifica di Paestum.L’impianto di depurazione di Varolato è dotato, infatti, di una condotta che consente lo scarico delle acque depurate in alternativa al sollevamento delle stesse nella condotta sottomarina. Il sistema individuato, per una risoluzione immediata della problematica in vista della stagione estiva, consentirà così lo scarico per gravità in un canale di bonifica situato sul confine nord dell’impianto di depurazione. Le operazioni necessarie per consentire l’attivazione del sistema del “troppo pieno” riguarderanno in primis la chiusura della paratoia del canale sud e la disattivazione delle elettropompe di sollevamento alla condotta sottomarina. Quindi, si procederà all’apertura della paratoia del canale nord così dove saranno convogliate le acque depurate.« Non è certamente la soluzione definitiva, alla quale stiamo lavorando. – afferma il consigliere Fernando Maria Mucciolo – Tuttavia, ci consente di risolvere nell’immediato la problematica causata dal danneggiamento del tubo collettore in località Foce Sele, senza avere ripercussioni sul corretto funzionamento dell’impianto di depurazione e sulla salubrità delle acque»