La Salernitana torna al successo nella prima gara del nuovo anno, riscattando l’opaca chiusura del girone di andata ma i tre punti conquistati non senza sofferenza ai danni del Venezia devono essere un primo passo di un percorso di crescita che coinvolge il campo ed il mercato, ma che deve porsi come primo obiettivo quello di riconquistare la gente. Sabato scorso c’erano poco più di settemila spettatori sugli spalti, un dato che impone delle riflessioni perchè stavolta non c’erano di mezzo problemi logistici, né una collocazione della gara in una fascia oraria insolita o scomoda, né c’erano fattori atmosferici negativi. Chi ha scelto di restare a casa, l’ha fatto perché ci sono troppi lati oscuri, troppe domande a cui non sono state date risposte soddisfacenti. I patron hanno recepito il messaggio ed hanno lasciato intendere che le ragioni di chi resta a casa meritano di essere prese in considerazione. Per ora, dal campo è arrivata la risposta più attesa con il salutare e indifferibile ritorno alla vittoria che ha portato la squadra di Colantuono un po’ più vicina alla zona playoff allontanandola sensibilmente da quella playout. Il primo tempo disputato dai granata contro il Venezia è stato un condensato di concretezza in fase di finalizzazione e di attenzione in fase di non possesso palla in cui la gioventù di Rossi e Palombi, la qualità di Sprocati e Ricci si sono esaltate. Il gol di Zito in apertura ha messo la gara in discesa, consentendo alla Salernitana di giocare di rimessa, sfruttando le ripartenze dei tre attaccanti ed anche la costante spinta sulla destra di Pucino. Dal difensore casertano sono partiti i palloni decisivi per i gol di Zito e Ricci, mentre Sprocati ha servito a Palombi l’assist per il tris, anche se sul tiro dell’ex Ternana c’è stata la deviazione di Rossi. Il gol, comunque, resta in casa Lazio, vista la comune provenienza dei due giovani bomber. Dopo un primo tempo sul velluto, la Salernitana si è regalata una ripresa da brividi, subendo in pochi minuti due gol. Firenze, a segno contro i granata già all’andata quando giocava con la Pro Vercelli, ha suonato la carica e Bentivoglio ha riaperto i giochi con una conclusione dal limite su cui Adamonis è stato poco reattivo. A quel punto, la Salernitana ha rischiato davvero grosso e nel finale Zigoni ha avuto la palla del pareggio ma stavolta Adamonis è stato bravo ed attento. Una vittoria importante, figlia di una prestazione dai due volti che ha evidenziato le note lacune a centrocampo dove l’assenza di Minala s’è sentita non poco sul piano fisico. Pur soffrendo, la Salernitana è finalmente riuscita a sfatare il tabù Arechi. Ora, però, occorre trovare equilibrio e continuità.
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