“Tradito” da un treno che non è mai partito, Enzo De Caro, testimonial della seconda giornata di UnisaOrienta 2018, con il suo tipico guizzo teatrale ha saputo trasformare il tutto in un’impeccabile metafora di vita da condividere con 1300 studenti presenti nell’Aula Magna dell’Università di Salerno. «Utilizzate gli anni irripetibili dell’Università per cercare la vostra piccola unità operativa che dev’essere formata da altri studenti come voi. L’obiettivo è lo scambio d’esperienze».
Immancabile, poi, il ricordo di Massimo Troisi negli anni della formazione teatrale ed ancora le collaborazioni con il grande Roberto De Simone, Eugenio Bennato e la Nuova Compagnia di Canto Popolare. «La Napoli di fine anni Settanta, senza voler fare paragoni irriverenti, era una piccola Firenze rinascimentale. La necessità non era la popolarità né il successo, ma creare un nuovo linguaggio, creare frammenti di verità oscurati». Era il tempo della Smorfia con Troisi: «Avevo a che fare con un ragazzo con i capelli ricci, un fuoriclasse, che ci aveva messo dieci anni per finire il Geometra, perché lui con la scuola aveva un rapporto di odio e… odio. Ma nel teatro ha espresso la sua grande vocazione da cui è poi nato il cinema».
Con Enzo De Caro ad incontrare gli studenti anche Enzo Todaro, presidente dell’Associazione Giornalisti Salernitani. Il “decano” dell’informazione ha ricevuto il “sigillo” universitario dal Rettore, Aurelio Tommasetti. «Dedico questo premio ai giornalisti uccisi dalla criminalità organizzata e dalla politica corrotta. In particolare a Daphne Caruana Galizia, cronica vittima di un attentato a Malta per aver scoperto e raccontato la verità di un patto scellerato tra Governo e mafia locale – ha detto Todaro, prima di qualche “piccola” di deontologia –. Il giornalista dev’essere consapevole di ciò che scrive. Oggi più che mai nel nostro mestiere c’è bisogno di prudenza e senso del dovere».
Le scolaresche provenienti da Foggia, Cosenza, Avellino, Caserta, Napoli e Salerno sono state accolte dal Rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, dalla professoressa Rosalba Normando, delegata del Rettore all’Orientamento degli studenti e Vincenzo Piluso, direttore del Dipartimento d’ingegneria civile, un’eccellenza che risulta tra i dieci dipartimenti censiti per la qualità e la ricerca a livello nazionale.
UnisaOrienta, in programma fino al 16 febbraio 2018 (con esclusione del 12 e 13 e dei giorni di sabato e domenica), è l’evento dedicato all’orientamento degli studenti degli istituti d’istruzione superiore e promosso ogni anno dal Centro d’Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato (Caot) dell’Università di Salerno in collaborazione con i sedici Dipartimenti dell’Ateneo.
Lunedì 5 febbraio si riprende con testimonial Bruno Scuotto, presidente di Fondimpresa-Confindustria; Simone Montedoro, attore di teatro cinema e televisione diventato popolare anche in seguito alla fiction “don Matteo” nel ruolo del capitano dei Carabinieri, e Martin Castrogiovanni, ex campione della Nazionale italiana di rugby.
Martedì 6 febbraio ospite di UnisaOrienta sarà Iside Russo, presidente della Corte d’Appello di Salerno; mentre mercoledì 7 febbraio ci sarà Leonida Primicerio, procuratore generale di Salerno. Giovedì 8 febbraio giornata dedicata allo sport con Patrizio Oliva, ex pugile e campione del mondo; venerdì 9 febbraio focus sulla scuola con Luisa Franzese, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale. Mercoledì 14 la terzultima giornata di UnisaOrienta avrà come ospite Corrado Lembo (procuratore della Repubblica di Salerno); giovedì 15 febbraio l’apertura della sessione sarà affidata a Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1 Rai. Per l’ultima giornata dedicata all’orientamento, venerdì 16 febbraio, il Caot ha scelto di puntare sul contest dedicato ai giovani musicisti e per loro ci sarà un padrino d’eccezione, Ciro Caravano dei Neri per Caso che premierà i vincitori.