In riva all’Adriatico senza diversi elementi, ma anche senza paura. Stefano Colantuono vuole una squadra aggressiva e protesa alla ricerca del risultato attraverso il gioco nonostante le assenze. Costretto a rivedere ancora una volta il modulo, il trainer laziale proverà ad ottimizzare le risorse a disposizione. Cambi obbligati nel modulo e negli uomini, magari qualche staffetta messa in preventivo per provare ad ottenere da tutti gli effettivi a disposizione il massimo. A centrocampo mancherà Odjer, mentre Signorelli e Della Rocca, pur convocati, non sono al top. Il primi convive con problemi muscolari, il secondo è alla ricerca della condizione migliore dopo un lungo periodo di lontananza dal campo. Della Rocca non gioca in campionato dalla partita col Parma dello scorso settembre, Signorelli si è fermato dopo la partita di Terni. Odjer si è infortunato contro il Carpi e Ricci sconterà domani la sua terza ed ultima giornata di squalifica. In attesa del transfer per Akpro, che deve comunque migliorare la condizione e prendere nuovamente confidenza col rettangolo verde dopo oltre un anno senza gare ufficiali, domani Colantuono dovrà fare con quello che ha. Ed è poco, almeno dal punto di vista numerico. Minala dovrebbe giocare davanti alla difesa con Zito e Kyine ai suoi lati. Il piano B potrebbe essere rappresentato dall’inserimento in extremis di uno tra Signorelli e Della Rocca con l’impiego di Zito a sinistra. Sulla fascia sinistra potrebbe agire Vitale, apparso in debito di ossigeno nelle ultime uscite. In settimana Colantuono ha studiato pure le alternative all’ex Ternana. Pucino e Popescu sono stati allertati. La coperta cortissima in mediana, però, dovrebbe indurre il tecnico a non stravolgere ulteriormente la squadra. Schierando un centrocampista in più, infatti, Colantuono dovrà già cambiare qualcosa in attacco rinunciando inizialmente ad uno tra Rossi e Palombi. Il ballottaggio tra i due laziali è apertissimo. L’unico sicuro di una maglia è Sprocati che dovrà adattarsi al ruolo di seconda punta, provando a prendersi la scena spaziando su tutto il fronte senza dare riferimenti precisi agli avversari. Contro un Pescara a secco di punti e di gol da due turni, la Salernitana dovrà essere attenta e concentrata per non concedere troppe occasioni agli adriatici che all’andata commisero l’errore di dare per acquisita la vittoria, rischiando addirittura di perdere nel finale. Un girone dopo, Pescara e Salernitana si trovano nuovamente difronte e quasi possono specchiarsi l’uno nell’altra visto che le difficoltà e la delusione per una classifica non proprio in linea con le ambizioni confessate a bocce ferme sono più o meno simili. In riva all’Adriatico avevano pensato a Colantuono in caso di esonero di Zeman. L’ex trainer del Bari è ora sulla panchina della Salernitana e proverà a fare lo sgambetto al suo maestro perchè il campionato è nella sua fase decisiva ed ogni punto vale oro ragion per cui non si possono fare sconti né si possono perdere altre occasioni.
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