Da Pescara la Salernitana è tornata a mani vuote, ma con una certezza: vista l’evoluzione della classifica, infatti, ora la squadra granata deve cominciare a guardarsi le spalle. La distanza di sicurezza sulla zona playout si è andata assottigliando nell’arco di tre settimane, ma niente allarmismi perchè la B è una perenne altalena e basta poco per risalire la china. A patto, però, di riprendere la retta via e di tornare alla vittoria. Sabato, contro la Pro Vercelli la Salernitana dovrà affrontare l’impegno con lo spirito di una squadra che ha un obiettivo ben preciso: fare punti per restare nella zona più tranquilla della classifica. Dopo mesi in cui si è amareggiati per la mancanza di un obiettivo preciso, anche se tutt’ora proprietà e dirigenza non abbandonano l’idea playoff, la Salernitana sa bene per quale traguardo lottare, quale sia il fine da raggiungere. Non è solo giocare bene e provare a vincere le partite, come ha detto Colantuono prima della gara di Pescara, bensì vincere il più possibile per arrivare quanto prima alla soglia dei 50 punti che dovrebbe rappresentare la quota salvezza. Ora come ora, alla Salernitana conviene, in fondo, pensare a questo obiettivo come l’unico possibile perchè in campo bisognerà aumentare l’attenzione e giocare con più cattiveria, badando all’aspetto pratico più che all’estetica. La Pro Vercelli di Grassadonia è in salute, anche se a Salerno sarà priva degli squalificati Bergamelli, Castiglia e Ghiglione, e sarà un banco di prova molto attendibile per capire se la squadra di Colantuono abbia compreso fino in fondo la delicatezza del momento e l’importanza della partita. Servirà una prova di grande personalità e di abnegazione massima per portare a casa un successo che sarebbe manna dal cielo alla vigilia del doppio impegno ravvicinato, Spezia e Parma in tre giorni. Colantuono si augura di recuperare Odjer e Signorelli, avrà di sicuro Ricci ed intanto ha testato la condizione di Della Rocca. A centrocampo il tecnico potrebbe avere se non abbondanza quanto meno una coperta meno corta. Per il resto sarà necessario blindare la difesa e rinvigorire l’attacco ed in questa chiave sarà importante recuperare dal punto di vista mentale Bocalon, l’unico attaccante d’area rimasto a disposizione, apparso poco convinto nelle ultime gare in cui è entrato in corso d’opera. C’è più che mai bisogno di tutti, specie ora che il mercato è chiuso. Le ultime gare hanno aumentato i dubbi sulle scelte compiute dalla società a gennaio e così ora bisogna fare con quel che si ha. Starà a Colantuono toccare le corde giuste e tracciare una linea che possa dare frutti anche nell’immediato perchè ora l’obiettivo che la Salernitana deve perseguire è ben preciso.
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