Da sei partite la Salernitana subisce almeno un gol, mentre a Pescara si è interrotta la serie di reti realizzate. Nelle sette gare della gestione Colantuono la Salernitana ha mantenuto inviolata la porta solo a Chiavari, restando all’asciutto a Pescara e, in precedenza, contro Palermo e Foggia, le due squadre che si sono affrontate nel posticipo che ha visto la vittoria dei satanelli in trasferta. Un successo pesante, per effetto del quale il Foggia scavalca in classifica la Salernitana che si ritrova con una squadra in meno alle spalle e con un vantaggio di appena tre punti dalla zona playout. Per di più, la squadra di Colantuono è uscita tutt’altro che rinforzata dal mercato dal momento che non è arrivato un centrocampista pronto all’uso per colmare la lacuna in mediana, mentre in attacco, partito Rodriguez, non si è proceduto all’ingaggio di un altro centravanti. Questione di scelte. Le ultime giornate del campionato cadetto hanno dato risposte importanti a chi ha investito a gennaio. Il Novara si gode Puscas, quattro reti in due partite ed autore della tripletta che ha regalato il successo ai piemontesi di Mimmo Di Carlo sul campo del Cittadella, che ha salutato Litteri, passato al Venezia con la cui maglia ha già segnato una doppietta contro il Bari. L’Ascoli ha puntato su Ganz e Monachello, entrambi già a segno, mentre il Carpi ha scelto Melchiorri, che ha realizzato un gol da vero attaccante d’area contro la Cremonese. Chi a gennaio ha dato la caccia al bomber comincia a raccogliere qualche frutto. La Salernitana ha puntato su Palombi ed ha deciso di affidare a Rossi e Bocalon il compito di guidare il tridente. Il primo è fermo alla doppietta rifilata al Bari a novembre, il secondo ha segnato l’ultimo dei suoi sei gol due mesi fa contro il Perugia. Per fortuna che, nel frattempo, Sprocati e Ricci hanno fatto gli straordinari ed anche Zito e Pucino si sono fatti valere. Giunti alla fase calda del campionato, però, si chiede proprio ai centravanti di garantire quei gol che pesano, che fanno la differenza, specie in partite tirate e combattute in cui il guizzo sotto porta può essere decisivo. Nell’ultimo turno è tornato al gol anche un attaccante stagionato come Cacia, il cui opportunismo ha regalato un punto d’oro al Cesena in quel di Avellino. La Salernitana deve rivitalizzare i suoi attaccanti, perchè è da loro che deve giungere quell’apporto realizzativo indispensabile per restare a galla, vincendo almeno sei- sette partite da qui alla fine per centrare senza troppi patemi la teorica quota salvezza. Sguarnita a centrocampo, la Salernitana paga questa carenza anche nelle altre zone del campo visto che la difesa non sempre è protetta a dovere e l’attacco non gode di sufficienti rifornimenti. Aggrapparsi all’estro di Sprocati ed alla voglia di emergere dei giovani scuola Lazio va bene, ma fino ad un certo punto perchè in zona gol servono certezze, attaccanti in grado di emettere vere e proprie sentenze. In estate la Salernitana aveva puntato su Bocalon, che, persa la titolarità in attacco, ha smarrito convinzione e fiducia. Toccherà a Colantuono rigenerarlo perchè è l’elemento più esperto ed anche quello più portato a giocare dentro l’area di rigore. Alla Salernitana servono i gol di tutti, ma quelli dei suoi centravanti avrebbero un peso specifico notevole.
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1 commento su “GRANATA: PER LA SALVEZZA SERVONO I GOL DEGLI ATTACCANTI”
iovinc
(Febbraio 13, 2018 - 5:50 pm)Buonasera
7 punti in 7 partite(anzi 4 punti in 7 partite considerata l’ammissione dello stesso tecnico che la prima vittoria fosse merito del suo predecessore),una montagna di gol subiti ed un accantonamento, come fu lo scorso anno per Donnarumma,di Bocalon:questo il magro bottino del nuovo tecnico .
Tutti gli allenatori scelti dal ds sono stati una frana. L’unico non scelto da lui,Menichini, ci ha portati in serie B e ci ha salvati dalla retrocessione in lega Pro.
Anche a Bari ,lo scorso anno pur avendogli comprato mari e monti,non ha raggiunto i play off.Speriamo che ci tenga lontani dai play out.Forza granata.
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