La principale responsabilità di Colantuono? L’aver avallato la cessione di Rodriguez, l’unico tra gli attaccanti a disposizione con un buon bagaglio di esperienza in cadetteria, senza ricevere nulla in cambio, senza un’adeguata garanzia di un rinforzo di qualità in prima linea! Già con un parco attaccanti non di grandissima affidabilità ad inizio stagione, la Salernitana si è ulteriormente indebolita a gennaio, cullandosi sulle potenzialità di Rossi e Palombi, l’ispirazione di Sprocati, la verve di Bocalon. Il pericolo era stato già paventato ad inizio stagione da Bollini che, a precisa domanda, rispose in maniera chiara e concreta. “Non sarà facile – disse – rimpiazzare Coda e Donnarumma che hanno sorretto a suon di gol la causa granata. Quei gol oggi non li abbiamo più in canna”. Detto ciò, il tecnico mantovano si mise a lavorare sodo, gestendo con oculatezza quello che il convento gli passava. Diede fiducia a Bocalon sfruttando l’entusiasmo del debuttante in cadetteria, dosò le forze di Rodriguez ottenendo il massimo, cominciò a misurare con parsimonia il talento di Rossi che conosceva meglio di ogni altro, liberò la forza di Sprocati in eccellenti condizioni psico-fisiche. Grazie a questa abile gestione Bollini ottenne il meglio, mascherando il problema che pure c’era, che non era stato cancellato con un colpo di spugna, al massimo di fortuna. Ne venne fuori un’autentica cooperativa del gol, l’unica soluzione utile per poter rimpiazzare senza problemi quella che era una lacuna vera. Paradossalmente quell’intelligente gestione è stata anche la causa del suo esonero questo perchè qualcuno, nei piani alti, si è illuso di aver a disposizione un parco attaccanti di grandissima qualità, addirittura in grado anche di fare a meno di Rodriguez, un roster formidabile che proprio Bollini non sapeva valorizzare. Una bestialità tecnica senza precedenti, un errore di valutazione da principianti, un peccato di presunzione che oggi la Salernitana paga a carissimo prezzo e che rischia di trascinarla all’inferno, perchè è proprio l’asfitticità offensiva – oggi – il più grave problema della squadra. Di qui la grande colpa di Colantuono, uomo di calcio, la colpa di aver assecondato le sciagurate valutazioni della proprietà e del management senza batter ciglio. Un errore grave cui ora è difficilissimo porre rimedio a prescindere da chi occupa la panchina. La Salernitana due campionati si salvò grazie alle prodezze di Coda e Donnarumma, idem l’anno passato. Oggi chi realizzerà i gol salvezza?
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1 commento su “SALERNITANA SPUNTATA: SALVEZZA DIFFICILE”
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(Febbraio 27, 2018 - 12:16 pm)Cerchiamo di salvarci…poi diserzione fin quando presidenti e pasticciere non avranno messo piede fuori da salerno!
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