Chiuso febbraio con la miseria di un solo punto in cinque partite, reduce da quattro gare senza gol all’attivo, la Salernitana spera che marzo sia un mese più propizio. Certo, il calendario non dà una mano ai granata, attesi dalla gara di Ascoli e poi dal derby interno con l’Avellino, prima di un ciclo terribile che li vedrà di scena in trasferta contro Frosinone, Empoli e Bari ed in casa con Novara e Cesena, rivali nella lotta salvezza. Le prossime settimane saranno decisive. Marzo ed aprile saranno mesi verità e la Salernitana dovrà ritrovare convinzione, fiducia e gambe per centrare la salvezza. Intanto, ci si augura che Colantuono trovi pure un assetto affidabile e definitivo. Troppi i cambi di modulo e di uomini per non nutrire il dubbio che il tecnico sia in un momento di confusione, acuito dalla mancanza di risultati e dall’impoverimento della rosa a gennaio sul piano della qualità e, in alcuni ruoli, anche della quantità. Insomma, la situazione è critica ed è bene non girare intorno al problema. La Salernitana vista a La Spezia e poi col Parma non si salverebbe. Potrà farlo solo se ritroverà precisi punti di riferimento tecnici e salirà di livello sul piano della condizione psico- fisica. Questo gruppo, ora impaurito, avrebbe bisogno di un leader, ma si fa fatica a trovare elementi in grado di trascinare i compagni. La girandola di uomini e moduli cui ha dato vita di recente Colantuono non aiuta perchè priva di certezze un parco calciatori che già di suo ne aveva poche. Testa e gambe, si sa, vanno di pari passo e Colantuono ed il suo staff dovranno lavorare sui due aspetti. Ad Ascoli mancherà Ricci, squalificato. In mediana, dove Minala non è da tempo quel calciatore in grado di dare peso in interdizione ed un apporto importante anche alla costruzione, Colantuono dovrà decidere se giocare con due o tre uomini. Akpro, Della Rocca e Signorelli saranno osservati speciali in questi giorni. Uno dei tre potrebbe giocare titolare. Molto dipenderà dal modulo. In difesa potrebbe rivedersi Mantovani, mentre in attacco dovrebbe essere confermato il tridente con Sprocati unica certezza. Palombi esterno, farebbe spazio al centro per Bocalon. Viceversa, se i due si dovessero contendere il ruolo di punta centrale, in attesa del recupero pieno di Rossi, per una maglia da titolare potrebbe entrare in lizza anche Rosina. Tante le ipotesi, molti i dubbi di Colantuono che, forse, ora rimpiangerà di non aver dato seguito alla sua idea iniziale, ossia quel 4-2-3-1 per attuare il quale avrebbe avuto bisogno di un paio di innesti a gennaio nei punti chiave. In momenti come quello vissuto dalla Salernitana, a fare la differenza sono gli uomini più che la tattica. Da allenatore navigato quale è, Colantuono cercherà di leggere negli sguardi dei suoi calciatori per trarre indicazioni su chi possa dare maggiori garanzie sul piano caratteriale. Ora, insomma, dovrà giocare chi se la sentirà sotto tutti i punti di vista. Capacità di lottare e voglia di soffrire: la Salernitana dovrà indossare i panni della provinciale per salvarsi, c’è poco da fare.
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1 commento su “VERSO UN NUOVO RIMPASTO PER LA GARA DI ASCOLI”
Barry Allen
(Febbraio 28, 2018 - 1:18 pm)La Salernitana ha capito che non può reggere 4 mesi di serie B con un ragazzino di vent’anni e Bocalon. Allora hanno contattato Nasri. Ma Nasri è stato appena squalificato dalla UEFA per sei mesi. Sembrava fatta per Flamini ma all ultimo secondo è andato al Getafe in Spagna. Restano soltanto: Cassano, Vucinic e Nocerino. Abbiamo tempo fino a mezzanotte.
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