Il day after si è consumato tra attese e speranze tradite, calcoli estenuanti e giochi di partito. Nella Campania travolta dal ciclone a 5 stelle (60 i parlamentari grillini eletti), agli altri partiti restano le briciole. Forza Italia conferma buona parte degli uscenti (8 deputati e 4 senatori), mentre accusa un calo Fratelli d’Italia che elegge un deputato e un senatore, colpa soprattutto dell’exploit anche in Campania della Lega di Salvini che ha mangiato al partito di Giorgia Meloni una buona fetta di consenso. Si lecca decisamente le ferite il Pd che porta a Roma una pattuglia risicatissima come mai avvenuto in passato composta da appena 6 deputati e 3 senatori. In questa ridottissima pattuglia c’è entrato per il rotto della cuffia Piero
De Luca ripescato a Caserta dopo la sconfitta subita nella sua roccaforte salernitana, un risultato che se da una parte garantisce una rappresentanza del PD salernitano a Montecitorio, non cancella l’onta della sconfitta oggetto di una serie e approfondita analisi interna. Una base di ripartenza dalla quale provare a ricostruire un consenso che anche nella città di Salerno si è praticamente liquefatto. Restano fuori Eva Avossa e Angelica Saggese costrette a subire le decisioni di Minniti e Pittella. Con Piero De Luca sugli scranni di Montecitorio siederà anche Federico Conte uno dei due eletti in campania di Liberi e Uguali. Tra i ripescati salernitani esulta Gigi Casciello di Forza Italia che si ritrova a Montecitorio grazie all’exploit della Ferraioli nel collegio uninominale di Agropoli. Tra gli alleati, Fratelli d’Italia parla decisamente salernitano con la conferma di Edmondo Cirielli a Montecitorio e la prima volta di Antonio Iannone a Palazzo Madama.