Per quanto a più riprese e in diversi momenti abbia detto a chiare lettere che il voto delle politiche, il cataclisma che ha scosso dalle fondamenta il sistema Italia, Salerno inclusa, non turberà l’assetto a palazzo di Città, è di tutta evidenza che il sindaco Napoli sia oggi costretto a fronteggiare un diffuso mal di pancia. I problemi maggiori si annidano all’interno della stessa maggioranza dove manca quell’omogeneità, quella graniticità che è stata alla base dell’epopea De Luca. Per quanto la Giunta sia sostanzialmente composta da Fedelissimi, è nella maggioranza dei consiglieri che quella giunta sostiene che si percepiscono diversi malumori, segnali non propriamente incoraggianti. Mantengono un posizione abbastanza asettica i centristi, cominciano a reclamare maggiore considerazione e spazio i socialisti dopo l’uscita di scena di Loffredo, eletto in quota Psi, ma da subito autonomo e indipendente dalle posizioni del partito del garofano e via di questo passo. A tutto ciò poi si aggiunge la vicenda Roberto De Luca dimessosi dalla carica di assessore al bilancio e non ancora rimpiazzato dal sindaco Napoli. Ultimo in ordine di tempo lo strappo del consigliere di Campania Libera Corrado Naddeo, mai troppo allineato sulle posizioni della Giunta, da oggi ufficialmente dimissionario da capogruppo di Campania Libera, gruppo che comprende anche Pasqualina Memoli, Antonio D’Alessio e Felice Santoro, spesso autentiche spine nel fianco della Giunta Napoli. Bene, Naddeo ha precisato in una lettera i motivi del suo disimpegno, non collegando – almeno ufficialmente – la decisione alla debacle del centro-sinistra alle politiche di domenica scorsa ma parlando, in maniera abbastanza ampia, di democrazia partecipata “tutti noi – scrive il consigliere comunale di maggioranza – è richiesto senso civico ma senza rimanere attaccati alle posizioni, anzi favorendo spontaneamente l’ingresso di forze nuove (nei diversi ruoli) in modo tale che ad ognuno sia consentito di offrire il proprio contributo per il Buon Governo della nostra Salerno”. Indirettamente, in maniera elegante, Naddeo richiama Napoli e la Giunta ad un’assunzione di responsabilità, aprendo il campo a possibili nuovi ingressi all’interno dell’esecutivo cittadino. “Nello specifico – puntualizza in un passaggio – ritengo che il principio dell’alternanza nella copertura dei Ruoli sia espressione massima di Democrazia e consenta, peraltro, una crescita complessiva che, altrimenti, sarebbe impossibile. Naturalmente in tali processi occorre armonizzare i passaggi garantendo la continuità e questo aspetto non mi sfugge”. E’ chiaro che Naddeo parli, in maniera precisa, del suo incarico, delle dimissioni dal ruolo che occupa all’interno del Gruppo, ma a nessuno sfugge che partendo dalla sua personale vicenda, il consigliere abbia inteso, con il suo gesto, dare un segnale preciso a tutta la maggioranza.
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