Oltre quindicimila spettatori sugli spalti, trecento agenti impegnati per garantire l’ordine pubblico, un elicottero a vigilare dall’alto sull’arrivo allo stadio dei duemila tifosi provenienti da Avellino che, una volta all’interno dello stadio, hanno dato vita ad una scaramuccia per contrasti interni prontamente messa a tacere dalle forze dell’ordine. Il minuto di silenzio in memoria del capitano della Fiorentina, Davide Astori, è stato disturbato da qualche coro mai come in quel momento stonato, mentre, durante il primo tempo, a cavallo dei due gol realizzati dalla Salernitana c’è stato un lancio di petardi dai distinti verso il settore ospiti che ha provocato il ferimento, per fortuna lieve, di un agente che ha riportato qualche escoriazione al ginocchio. Messa in sicurezza con i container l’area all’esterno dello stadio in cui erano attesi i tifosi dell’Avellino, le forze dell’ordine hanno mantenuto alta l’attenzione garantendo l’accesso ed il deflusso delle due tifoserie in condizioni di assoluta serenità. Tutto è filato liscio ed il Questore, Pasquale Errico, si è congratulato con tutti gli uomini in divisa che hanno lavorato ieri per garantire ordine e sicurezza. Qualche disagio solo per gli automobilisti che hanno dovuto compiere un tragitto obbligato per raggiungere e poi lasciare l’Arechi, andando così incontro ad ingorghi quasi fisiologici. Nel complesso, però, è stato un derby senza tensioni particolari se non in campo dove qualche comportamento un po’ sopra le righe c’è stato. Pure questo, però, fa parte del clima di un derby. Nel finale i nervi di qualcuno hanno ceduto. Asencio, una volta espulso, ha rivolto un gesto poco edificante al pubblico. Poi, Laverone, ex dal dente avvelenato, è venuto a contatto col team manager granata, Avallone, ed infine s’è fatto notare per una certa animosità anche Raffaele Biancolino. Per fortuna non si è degenerato. Sugli spalti il derby è stato vissuto con l’immancabile dose di ironia e di rivalità che caratterizzano queste gare. La Salernitana ha vinto con merito, regalando ai suoi tifosi la gioia del bis dopo il successo dell’andata. L’Avellino non ha riscattato quel ko ed a fine gara i calciatori hanno subito la contestazione dei propri tifosi. Così va il calcio, così vanno i derby. L’importante è che il giorno dopo se ne possa parlare senza dover stilare bollettini di guerra.
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