La Guardia di Finanza di Parma ha sgominato un’organizzazione attiva in frodi fiscali e truffe ai danni dello Stato, fatte attraverso un illecito utilizzo di ammortizzatori sociali. Oltre 100 finanzieri stanno eseguendo, nella provincia emiliana e in altre del territorio nazionale, sette ordinanze di custodia cautelare, disposte dal Gip di Parma, nei confronti di imprenditori e professionisti, oltre a numerose perquisizioni in luoghi riconducibili ad altri 26 indagati. Perquisizioni anche a Napoli e Salerno. La truffa all’Inps sarebbe stata fatta mettendo in malattia i propri dipendenti, regolarmente al lavoro, o dichiarando l’impiego del contratto di solidarietà fra gli stessi lavoratori. Il tutto senza che gran parte degli impiegati sapesse nulla, visto che in mano ricevevano una busta paga forfettaria con le ore effettivamente lavorate mentre agli enti di controllo, Inps in primis, arrivavano i documenti che attestavano l’impiego degli ammortizzatori sociali.
Nel giro di un paio d’anni la truffa avrebbe fruttato oltre 2.600.000 euro. In carcere è finito un imprenditore di origini campane, titolare di un’azienda di Fidenza operante nel settore della impiantistica industriale. Altre sei persone sono invece ai domiciliari e tra questi cinque sono commercialisti o consulenti del lavoro, residenti nel napoletano ma operanti sempre nel territorio parmense.