“Il Parlamento Europeo intervenga per porre un argine al dilagante fenomeno della ludopatia”, l’Europalarmentare Isabella Adinolfi (M5S) ha presentato una interrogazione a risposta scritta alla Commissione europea per chiedere di normare in maniera più stringente il diffondersi dei giochi d’azzardo in Europa.
“Il mercato, sfuttando i nuovi strumenti digitali – spiega Adinolfi nell’interrogazione – è in continua espansione e genera ricavi per svariati miliardi di euro all’anno (nel 2015 si sfioravano quasi i 95 miliardi di euro, mentre nel 2020 si stima che si possa arrivare a circa 110 miliardi di euro). Il numero di soggetti a rischio ludopatia in Europa è destinato ad aumentare vertiginosamente. Troppo spesso però, anche a causa degli ingenti guadagni che i giochi d’azzardo generano, questa nuova piaga sociale viene sottovalutata ed il problema non viene affrontato in modo efficace”.
Nell’interrogazione presentata da Isabella Adinolfi si chiedono tre cose precise: 1) regolare in modo più stringente i giochi d’azzardo, inclusi quelli online 2) garantire la protezione dei consumatori e della salute, come previsto dagli artt. 35 e 38 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue 3) Attuare misure concrete in particolare a tutela dei minori.
In Italia, secondo un’indagine svolta dall’Università la Sapienza di Roma, il 3,8 % della popolazione, circa 900mila italiani, sono affetti dalla malattia del gioco d’azzardo. Con lo Stato che incassa dal gioco legale almeno 8 miliardi di euro e le mafie che ricevono da quello illegale non meno di 23 miliardi di euro. Sono questi i contorni di un fenomeno dilagante, ormai una vera e propria patologia sociale, oltre che una delle maggiori “industrie” del Belpaese. Secondo il ministero della Sanità circa il 2,2 per cento di giocatori d’azzardo si trova in una condizione patologica. L’Italia stampa un quinto dei gratta e vinci di tutto il mondo e ha il record di apparati elettronici da gioco, circa 416mila, più 50mila video lottery. A ciò si aggiunge il complesso mondo delle scommesse e dei giochi d’azzardo illegali che offre alle varie criminalità organizzate colossali possibilità di riciclaggio di denaro.
“Tutto questo è intollerabile – conclude Isabella Adinolfi – l’Europa non può più far finta di nulla, l’Europa deve immediatamente intervenire con una normativa adeguata, al passo con i tempi e con i nuovi strumenti tecnologici”.