C’era attesa, emozione ed anche un pizzico di trepidazione. C’era tanta gente, tanti tifosi, tanti appassionati che non sono voluti mancare all’evento. O meglio, agli eventi. Le 99 candeline che spegne oggi la Salernitana accendono infatti una serie di iniziative che porteranno all’anno del centenario e, si spera, anche ad un regalo che tutti i supporter sognano e per certi aspetti auspicano. Si è cominciato presto con la cerimonia in Piazza D’armi, sede del primo campo da gioco ufficiale della Salernitana dal 1920 al 1931. Da allora è passata tanta acqua sotto i ponti, si è passati dal campo in piazza d’Armi al campo Littorio – poi
intitolato a Donato Vestuti – ed infine allo stadio Arechi. Sono passati calciatori, campioni, finanche bidoni, sono cambiati gli scarpini, dagli scarponi ai tacchetti, le categorie, le mode, i trend; ma mai la passione. Quella di un’intera comunità e della sua provincia per un simbolo, l’ippocampo, che non è soltanto relativo ad una squadra di calcio, ma un segno d’identità. Un segno distintivo. Un senso di appartenenza che Salerno ha saputo e voluto trasmettere ovunque. A testa alta e, soprattutto, a prescindere dalla categoria. Quello di oggi è un compleanno speciale, insomma per l’ippocampo. Da oggi si da il via ufficialmente all’anno che sfocerà con il centenario. Il primo appuntamento che ha inaugurato il 99esimo anno della Bersagliera si è consumato stamani nella storica Piazza d’Armi. Subito dopo è stata scoperta una targa a San Pietro in Camerellis, in quella che era Piazza dei Martiri dove la Salernitana giocò le primissime gare non ufficiali. Nel pomeriggio la sfilata dei tifosi con appuntamento allo storico Vestuti per raggiungere in corteo la spiaggia di Santa Teresa esattamente alle 19:19. Alla sfilata parteciperanno anche alcuni ex calciatori granata che poi indossseranno i pantaloncini per una partita di calcio celebrativa sulla spiaggia. Prevista anche la presenza del tecnico, Stefano Colantuono. Quindi il gran finale con i fuochi d’artificio.
Si è cominciato presto dicevamo. Stamani, infatti, in Piazza D’Armi a Torrione c’erano tanti tifosi per il primo evento di una lunga serie. Il nome della piazza è stato integrato con la dicitura in cui riecheggiano le gesta dei pionieri della pedata granata: dove oggi sorge la Caserma Angelucci e dove dal marzo del ’20 la neonata Salernitana disputò le sue prime gare ufficiali per undici anni prima di trasferirsi al Littorio, poi divenuto Vestuti. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Associazione 19 giugno 1919 del presidente Alessandro Nisivoccia, da anni protagonista di eventi che hanno lo scopo di affermare e ricordare la grande storia della Salernitana.