Incendio dell’azienda impegnata nel trattamento dei rifiuti Nappi Sud di Battipaglia, presentata un’interrogazione parlamentare dai Deputati di Forza Italia Gigi Casciello ed Enzo Fasano al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dell’interno per la verifica dei danni causati, l’attuazione di interventi di messa in sicurezza e di sanificazione igienico-sanitaria del territorio, e l’istituzione di un tavolo permanente fra comuni, assessorato regionale e Ministeri competenti. Nell’interrogazione si legge la descrizione dei fatti avvenuti nella notte tra il 24 e il 25 giugno 2018, nel comune di Battipaglia: «Lo stabilimento dell’azienda Nappi Sud, impegnata nel trattamento di rifiuti, per cause ancora da chiarire, è stato avvolto da fiamme altissime, lo scenario è stato infernale, l’azienda che opera nel settore della raccolta e trattamento dei rifiuti ha iniziato a bruciare poco dopo la mezzanotte per un rogo che ha interessato i cieli di Eboli e Battipaglia. Le lingue di fuoco alte fino a 50 metri hanno determinato anche esplosioni avvertite in tutta la zona; si sono immediatamente diffusi la paura e il panico tra i residenti che hanno repentinamente serrato le finestre per evitare che la dispersione di fumi tossici nell’aria invadesse le abitazioni». «L’incendio – continuano l’On. Casciello e l’On. Fasano – segue, a distanza di circa un anno, un altro analogo ai danni di un impianto dello stesso tipo; gli episodi ripetuti, in presenza di un’emergenza rifiuti che attanaglia il territorio e il malfunzionamento degli impianti destano preoccupazione negli amministratori locali e nella popolazione». Nell’interrogazione si ricorda che «sul territorio di Battipaglia operano almeno 24 impianti di trattamento, stoccaggio e smaltimento rifiuti, a quanto risulta dalle risposte che la regione Campania e il comune di Battipaglia hanno fornito ai comitati di protesta; all’elenco del Comune, poi, si aggiunge quello della direzione generale ciclo integrato delle acque e dei rifiuti; nell’elenco, sono riportate le autorizzazioni ambientali rilasciate dalla regione Campania a 7 aziende dislocate nella zona; in aggiunta, gli uffici regionali elencano anche le cinque autorizzazioni vigenti, inclusa quella del comune, per il territorio di Eboli; in pratica, sui circa 200 chilometri quadrati di territorio suddiviso fra i comuni di Battipaglia ed Eboli, insistono oltre 30 impianti di trattamento rifiuti, oltre a quelli privati; infatti, occorre tener presente anche lo Stir e i siti di stoccaggio provvisori, all’incirca, un impianto di rifiuti ogni 6 chilometri e mezzo». Per i presentatori dell’interrogazione «il primo passo da compiere è, naturalmente, che le autorità locali sanitarie monitorino attentamente la situazione con rilievi e campionamenti per la salvaguardia della salute della popolazione; si attendono, inoltre, i risultati dei rilievi Arpac e l’esito delle indagini delle forze dell’ordine e della magistratura per capire le cause dell’incendio; non si esclude infatti la natura dolosa dello stesso; desta, infatti, preoccupazione il ripetersi di roghi in aziende di tale tipologia. Quest’ultimo incendio alla Nappi Sud di Battipaglia impone improcrastinabilmente una riflessione sulle responsabilità e sui ritardi accumulati dalla regione Campania in merito all’applicazione del piano regionale dei rifiuti e sulle discutibili scelte di far governare il sistema dei rifiuti ai privati, considerando le comunità locali solo come luoghi dove far sversare rifiuti, facendone sopportare ai cittadini l’enorme carico ambientale». Tutto ciò premesso, i Deputati Gigi Casciello ed Enzo Fasano chiedono di sapere: «Se, nell’ambito delle proprie competenze, non si intendano assumere iniziative per la verifica dei danni causati all’ambiente e alla salute dalla situazione esposta in premessa, e per l’attuazione di tutti gli interventi di messa in sicurezza del sito e di sanificazione igienico-sanitaria del territorio; se non si intenda provvedere all’istituzione di un tavolo permanente fra comuni, assessorato regionale e Ministeri competenti, al fine di individuare le opportune iniziative volte a dare soluzione alle criticità sanitarie e ambientali legate alla gestione dei rifiuti, e garantire la salute pubblica dei cittadini del territorio di cui in premessa».
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