PROCESSO CRESCENT: DIFESE AL CONTRATTACCO

E nel mentre il Crescent comincia a prendere vita, con i primi inquilini che, dopo anni di attesa, sono riusciti a varcare la soglia di casa e impossessarsi degli appartamenti acquistati al tribunale di Salerno s’infiamma il processo che vede coinvolti politici, funzionari, professionisti e costruttori. Ieri, attesissima, è stata la volta dell’arringa dell’avvocato Paolo carbone, legale di Vincenzo De Luca accusato dalla Procura di falso ideologico, abuso d’ufficio e reati urbanistici proprio in relazione alla realizzazione dell’emiciclo disegnato da Bofill. Carbone ha provato a smontare tutte le accuse che pendono sul capo dell’attuale Governatore della Campania sostenendo, tra le altre cose, che sul processo ci sono troppe aspettative e che si gioca tutto sull’essere pro o contro De Luca. Nel corso dell’arringa l’avvocato Carbone ha portato anche un ragionamento sull’attestazione del falso in atto pubblico. A sostegno della sua difesa ha fatto riferimento ad illustri giuristi. Quella di De Luca, secondo la difesa, è stata una scelta coraggiosa, nel segno della trasformazione urbana della città, che ha risanato una zona di degrado e rivitalizzato un’area morta. Considerazione questa che ha suscitato una veemente reazione da parte del consigliere d’opposizione Roberto Celano che in una nota scritta parla di “un goffo tentativo di rendere “martire” chi ha fortemente voluto lo “scempio” edilizio sul mare nel comparto di Santa Teresa. Per i legali, in particolare per i difensori di de Luca, si tratterebbe di una “sorta” di processo politico, per la volontà presunta  di qualche magistrato di dar voce a chi si contrappone al “sistema” di potere dimenticando – prosegue la nota di Celano – che in Tribunale non si discute della valenza o della bellezza o meno dell’opera, ma della legittimità del procedimento adottato,  dell’inesistenza dell’interesse pubblico, degli insuperabili vincoli esistenti, degli strani intrecci tra Amministrazione comunale e Soprintendenza”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa