CAPORALATO. ANCHE LA PIANA DEL SELE SI MOBILITA

Basta a ogni forma di sfruttamento, di sottosalario. Le orribili pratiche di caporalato che oramai rendono i lavoratori tutti succubi di una ‘normalità’ non più accettabile debbono essere bloccate. Quanto accaduto sulla Sp 105 di Foggia ha ridato voce ai sindacati su una tematica scottante.
Anche la provincia di Salerno a Foggia per lo sciopero generale contro il caporalato indetto dai sindacati dopo la morte in due diversi incidenti stradali di sedici braccianti agricoli. Berretti rossi, quelli che si indossano nei campi per proteggersi dal sole quando si raccolgono i pomodori con un paga di un euro al quintale, in piazza per contestare duramente lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, il caporalato nelle compagne del sud, le condizioni disumane di vita e di lavoro che si trovano a vivere quotidianamente i tanti lavoratori
“A Salerno e provincia i furgoni carichi di braccianti partono tutte le mattine, alla stessa ora, dalle stesse piazze, guidate dai soliti caporali verso le aziende di sempre”. Lo denuncia Ciro Marino, segretario generale del sindacato Uila Uil di Salerno. “Quei furgoni vanno fermati, i conducenti vanno arrestati, le aziende sanzionate, anche a tutela delle ditte sane che offrono buona occupazione”. Il sindacalista ricorda che “ormai sono anni che denunciamo, ma i passi che si compiono sono troppo timidi. Non faccio differenza tra immigrati e non, per quanto mi riguarda lo sfruttamento in agricoltura interessa tutti. Per questo è bene intervenire con determinazione e chi non lo fa é complice”. L’appello di Marino è al nuovo prefetto di Salerno, Francesco Russo, “inserisca subito in agenda la “questione Salerno” sul tema dell’agricoltura. Vanno investiti tutti gli attori sociali, magari costituendo anche una sorta di Alto Commissariato per le Questioni Agricole”.
La realtà della piana del sele è diversa da quella di Foggia ma non sfruttamento del lavoro non manca. E’ quanto ha denunciato anche
Giovanna Basile, segretaria generale della Flai Cgil di Salerno alla manifestazione di Foggia. La presenza di furgoni carichi di persone, spesso prevalentemente di coloro, è una costante sul territorio della provincia di Salerno ed in modo particolare nella piana del sele. In media, ogni lavoratore paga circa 5 euro, e il datore di lavoro versa, a titolo di indennizzo, circa 1,50. Per Anselmo Botte, il sindacalista membro della Segreteria della Camera del Lavoro di Salerno le notizie che arrivano da Foggia non fanno altro che riaccendere i riflettori su un fenomeno che purtroppo non si riesce a contrastare.

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero