Nessuna sorpresa, il fuoco covava sotto la cenere, questione di tempo e la polemica sarebbe riesplosa, forse con toni un po’ più vellutati rispetto ai veleni di due anni fa, ma non c’era dubbio che sarebbe riesplosa. Così è e non è una notizia, lo si sapeva. Certo è che dopo la riapertura della linea di dialogo dell’anno passato tra Curia e Palazzo di città, si immaginava, per quest’anno, un ulteriore passo in avanti, un’altra tappa di riavvicinamento verso quella che era la tradizione della processione di San Matteo ante-Moretti. In pillole l’amministrazione comunale, guidata da Enzo Napoli, pensava concretamente che il 2018 sarebbe stato l’anno giusto per rivedere la Stuatua del Santo Patrono Matteo varcare nuovamente la soglia di Palazzo
Guerra nel giorno della Processione, il 21 settembre. Ed invece, in barba a questa ottimistica previsione, dalla Curia è arrivata la precisazione, una doccia gelata: l’effige del patrono entrerà si a Palazzo di Città ma il 18 settembre non il 21! La Curia ha infatti ribadito che la data è stata già concordata e che non c’è ragione alcuna perché si faccia un passo indietro rispetto a quanto già deciso tanto più che sono stati anche già stampati e diffusi i volantini e i manifesti con gli appuntamenti. Il sindaco Vincenzo Napoli, inutile aggiungerlo, c’è rimasto male; aveva fatto una richiesta rispettosa dell’autonomia del vescovo prendendo spunto dalla richiesta avanzata dalla Curia di portare nell’atrio del Comune la statua del santo in un giorno feriale, ragion per cui sembrava logico, quasi conseguenziale, che la statua potesse entrare nello stesso palazzo anche nel giorno della Priocessione. Nulla da fare. “L’anno scorso – ha aggiunto Napoli – si era immaginato che la presenza del santo nel cortile fosse preliminare all’apertura verso più generali finalità che erano nell’interesse della città e di tutti. Pare che così non sia. Valuteremo”. Chiosa che lascia intendere come la partita non sia ancora da considerarsi chiusa e che a precisazione della Curia potrebbe far seguito una presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale. Siamo alle schermaglie verbali. Per ora…..