Ed è subito partitissima. Sabato all’Arechi arriva la capolista. Ma quello che rende la sfida con l’Hellas attesissima non è la leadership degli scaligeri, quanto la forte rivalità tra le due piazze. Con il Verona sarà partita-verità sotto tutti i punti di vista. Il match contro la prima della classe è il primo di un trittico di ostacoli insidiosissimi che consentiranno di capire se la Salernitana ha davvero la forza di superarli o meno. Se ha davvero nel dna il ruolo di protagonista.
Colantuono potrebbe nuovamente apportare modifiche a modulo e formazione per migliorare il gioco della sua Salernitana.
Ieri mattina i granata hanno ripreso ad allenarsi al Mary Rosy a gruppi separati. Solo defaticante per chi ha giocato contro l’Ascoli martedì sera. Il trainer dovrà trovare anche la quadratura giusta dal punto di vista tattico: limiti mostrati sia col 3-5-2 che col 4-3-1-2, condizione fisica ancora lontana per molti. I numeri dicono 6 punti in 5 giornate. Il peggiore avvio per Colantuono nelle sue 6 partenze stagionali in serie cadetta. All’Arechi sabato arriverà l’Hellas. La capolista ha un organico di categoria superiore e si è subito visto. Il trainer valuta se tornare al 3-5-2 con cui, nonostante tutto, tra le mura amiche l’ippocampo non aveva beccato gol contro Palermo e Padova; oppure confermare il 4-3-1-2.
Occhio alle condizioni dell’affaticato Di Gennaro, oggi se ne saprà di più. Odjer e Palumbo scalpitano; Di Tacchio è croce e delizia ma ha imprescindibile sostanza, Akpa corre per tutti, Mazzarani ha accusato i 90’ dopo tanta naftalina. E Castiglia è entrato con discreto piglio martedì sera. Ma con un attacco che non punge (a segno solo Bocalon a Lecce), urgono provvedimenti anche altrove. L’ariete Djuric potrebbe essere riconfermato, accanto a lui duello Jallow-Bocalon. Non s’è ancora visto il giovanissimo André Anderson. Per ora, dalle corsie laterali non sono giunti segnali offensivi, né cross invitanti, in quest’inizio di torneo. Col Verona rientrerà dal 1’ Casasola, tenuto a riposo ieri l’altro. Potrebbe agire a sinistra con Pucino a destra, a meno che Vitale non metta sul piatto argomenti interessanti nei due giorni che separano al match. Djavan Anderson, reduce dalla botta alla testa di Benevento, sarà monitorato in settimana al massimo per la panchina.