Integrare il bambino autistico nella società. E’ l’obiettivo dell’Associazione “Autismo: chi si ferma è perduto” ideatrice dei progetti “Autismo: la classe va a canestro” e “L’autismo entra nella società civile” che per il terzo anno consecutivo vede come parte attiva Asl di Salerno, istituti scolastici e Comune di Salerno.
Le diverse progettualità che mirano all’inclusione nelle aule di diverse scuole di ogni ordine e grado sono state presentate stamani nel corso di un incontro che si è svolto presso la Sala del Gonfalone del Palazzo di Città. Progettualità che
rappresentano, infatti, un momento di aggregazione tra le diverse scuole finalizzato alla sensibilizzazione sul tema sin dai banchi di scuola attraverso il gioco del minibasket ma che allo stesso tempo mira ad intervenire sul comportamento dell’alunno in relazione alla collettività.
Una sfida da vincere che vede in campo tanti genitori, primo fra tutti Vittorio Naddeo, papà battagliero che vive questi problemi in prima persona da anni,che ha fondato l’associazione “Autismo chi si ferma è perduto” con l’obiettivo di praticare l’integrazione del bambino autistico nella società.