Il Ministero ha aperto un fascicolo di competenza della Divisione dissesto idrogeologico. In particolare, su esposto di Italia Nostra, la segreteria del Ministro ha chiesto di trasmettere la documentazione alla Divisione IV Dissesto Idrogeologico.
Il Ministro ha rappresentato di non poter essere presente in occasione dell’anniversario dell’alluvione del 25-26 ottobre 1954, per pregressi impegni, ma ha promesso di essere quanto prima presente a Salerno. Il dossier riguarda la edificazione dell’edificio privato Crescent nell’area di Santa Teresa del Comune di Salerno e gli atti sono all’esame del Ministero dell’Ambiente – Divisione dissesto idrogeologico. Un parte dell’edificio Crescent non ancora realizzato, adiacente alla porzione pubblica oggetto di crollo della piazza in corso di messa in sicurezza, dovrebbe essere costruito proprio sull’alveo originario del Torrrente Fusandola. E’ evidente che, una siffatta edificazione, non è consentita né dalla legge, né dai provvedimenti ministeriali di vincolo, né dalle più elementari regole di buon senso. Il Ministero è stato interessato anche della circostanza che, oltre la metà del comparto edificatorio, non è stato sdemanializzato per oltre 20 mila metri quadri.
In sostanza si è verificata una vera usurpazione del demanio marittimo lì dove la superficie necessaria del comparto, pari a circa 45.000 mq, non è stata totalmente sdemanializzata (ad oggi poco più della metà –circa 26.000 mqrisulta
sdemanializzata). I beni pubblici della collettività salernitana pertanto non hanno mai perduto le caratteristiche del Demanio marittimo (nonchè idrico) e, quindi, la spiaggia ed il mare, nonché lo stesso alveo del torrente Fusandola, non potevano e non possono essere oggetto di edificazione, nè costituire oggetto di diritti a favore di terzi. Inoltre, l’area di Santa Teresa è riconosciuta di interesse nazionale circa gli interessi della sicurezza dello Stato e della navigazione marittima, con apposito decreto ministeriale del 1998. E’ stato chiesto un intervento ancora una volta per avviare il processo penale sul Crescent per danni ambientali. Infatti, il processo penale di cui si attende la sentenza del Tribunale penale di Salerno, non ha riguardato i reati ambientali che peraltro non sono soggetti ad alcuna prescrizione.
2 commenti su “CASO CRESCENT, INTERVIENE IL MINISTERO DELL’AMBIENTE – DIVISIONE DISSESTO IDROGEOLOGICO”
marius
(Ottobre 25, 2018 - 11:20 am)un fabbricato sull’alveo del torrente fusandola? Siamo alla follia.. Delirio di assoluta onnipotenza!!
Marius
(Ottobre 25, 2018 - 11:13 am)Un fabbricato sull alveo del torrente fusandola? Siamo alla follia.. Al delirio dell onnipotenza!!
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