Il voto cosiddetto “bulgaro”, con la maggioranza che, pur storcendo il muso, votava compatta anche quando il mal di pancia era evidente, è ormai solo un ricordo. Per alcuni è un significativo segnale di democrazia, per altri si tratta, invece, di una situazione non proprio rassicurante; scricchiolii che non depongono bene per il futuro. Non fa quasi più notizia, e invece lo è, il voto contrario, l’astensione, di pezzi della maggioranza su alcuni provvedimenti anche importanti all’ordine del giorno nei sempre più confusionari e poco allineati consigli comunali a Salerno. Non c’è ormai provvedimento che passi senza precisazioni, emendamenti, critiche anche da
parte della sempre meno eterogenea maggioranza e i casi relativi a via Benedetto Croce e alla nomina di un manager per Salerno Pulita lo dimostrano. Sulla nomina di un direttore generale per la partecipata del comune che deve garantire la pulizia della città, incarico apicale, di prestigio ed anche ben retribuito – intorno ai 140mila euro annui – si è consumato un acceso dibattito alimentato dalla presenza dei lavoratori all’interno del Salone dei Marmi. E se la Giunta, compatta, con a capo l’assessore all’ambiente Angelo Caramanno sulla questione ha fatto valere le proprie ragioni, indicando nella nomina di un manager un requisito fondamentale per la soluzione di molti problemi, al dissenso annunciato dell’opposizione si sono aggiunti i voti contrari di tre consiglieri di maggioranza: i fratelli Ventura e Carbonaro. Uno psicodramma si è invece consumato sulla farsesca vicenda relativa a via Benedetto Croce, al ripristino in quella strada del doppio senso di circolazione. Relazione dell’università a parte che ha evidenziato criticità e vantaggi della reintroduzione della doppia carreggiata, è finalmente emerso il vero problema. Via Benedetto Croce resterà a senso unico perchè i residenti sono contrari; perderebbero diversi posti auto nel caso si sdoganasse il doppio senso. Dicevamo psicodramma perchè hanno votato contro il doppio senso appena 15 consiglieri, 5 invece i favorevoli, uno l’astenuto. Ben 10, invece, hanno lasciato l’aula al momento del voto, una scelta democratica – ovvio – ma chiara nella sostanza. I socialisti Natella, Mondany, Ottobrino e ancora i fratelli Ventura, Carbonaro, Scannapieco, Di Carlo, Stasi e Zitarosa per l’opposizione hanno deciso di non decidere manifestando in questo senso quantomeno un dissenso. Tecnicamente la maggioranza, sul punto, ha rischiato veramente di andare sotto, sarebbe stata una mazzata. Ma la questione è tutt’altro che archiviata. Il consigliere Mazzeo annuncia battaglia; già depositata questa mattina al comando dei vigili urbani una richiesta di maggiori controlli, l’istituzione delle strisce blu in Via Benedetto Croce e un’attenzione massima, mai fin qui registrata. Sul punto serpeggia nervosismo e Malcontento ma è, probabilmente, solo la punta di un malessere molto più diffuso.