Dal mese di luglio 2017, la zona industriale di Ogliastro Cilento veniva flagellata da numerosi furti (anche di ingente valore) in danno di diversi complessi industriali. Da piccoli indizi rinvenuti in fase di sopralluogo, i carabinieri della Compagnia di Agropoli, coordinati dal cap. Francesco Manna, avviavano una scrupolosa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, basata dapprima sulla consultazione dei dati presenti in banca dati in uso alle Forze di Polizia e, successivamente, quella ben più complessa dello studio ed analisi di tabulati telefonici: questi accertamenti permettevano, poi, di sottoporre ad intercettazioni telefoniche diverse utenze, attività quest’ultime durate circa 30 giorni: in manette sono così finiti il 20enne Florin Daniel Ionescu, il 26enne Ali Ionel e il 29enne Florin Matei, autori anche di alcuni furti sulla SS18 a Capaccio Paestum. Ricercato il quarto complice della banda, tuttora latitante.
L’intera indagine aveva inizio allorquando i militari della Compagnia cilentana procedevano al controllo, deferendolo in stato di libertà, di un cittadino comunitario di origini rumene, dimorante nel Napoletano, in quanto trovato alla guida di un furgone risultato rubato presso l’area industriale di Grumento Nova (PZ): dopo pochi giorni, si aggiungeva un tassello importante al puzzle investigativo ricavato dalle immagini del sistema di videosorveglianza di un opificio ubicato nella zona industriale di Cicerale, ove era stato commesso un furto, che riprendeva la targa di un furgone già oggetto di pregresso furto presso la zona industriale del predetto centro lucano. Grazie al numero di targhe, lo stesso mezzo veniva intercettato e fermato qualche tempo dopo e i due occupanti venivano identificati in cittadini comunitari di nazionalità rumena. Da qui scaturiva l’attività tecnica ossia l’acquisizione dei tabulati di traffico telefonico sostenuto sulle utenze trovate in possesso ai tre comunitari, che dimostrava una loro collaborazione nelle azioni predatorie. Successivamente, quello registrato su altre risultate di interesse investigativo ed infine le classiche intercettazioni di quelle che si ritenevano necessarie ed indispensabili per la buona riuscita delle investigazioni. L’intera indagine, espletata dai militari delle Stazioni di Ogliastro Cilento e Torchiara, permetteva di scoprire ben 37 furti in danni di industrie locali (dall’ampio ventaglio di fabbricazione ossia da quelle impegnate nella semplice costruzione di utensili e materiali a quella ben più complessa dei velivoli leggeri), anche di svariate decine di migliaia di euro. L’attività interessava non solo il territorio della provincia ma bensì anche quello delle province vicino al territorio partenopeo e alcune zone lucane. Le stesse investigazioni consentivano, alla fine, di raccoglie inconfutabili elementi di reità a carico degli appartenenti al gruppo criminale e disarticolare l’intera banda, traendo in arresto tre dei quattro componenti, tutti di origini rumene.