Rigore, efficienza e produttività delle istituzioni. E’ quanto ha invocato dal palco della Direzione nazionale del Partito Democratico Vincenzo De Luca, il Governatore della Campania intervenuto ieri alla discussione per la ripresa del Sud. Chi si aspettava bombe o notizie ad effetto, è rimasto deluso. Il confronto promosso dal segretario nazionale Renzi dopo le critiche per gli sconfortanti dati Svimez sul Mezzogiorno, non è stato il cilindro magico dal quale il premier ha tirato fuori proposte concrete. Ed è stato lo stesso Presidente del Consiglio a chiarirlo ai suoi, rimandando tutto a settembre, con la presentazione di un Masterplan per il Mezzogiorno. Per il momento dunque lo slogan zero chiacchiere è solo un hashtag e il confronto dei dem finisce per essere una lunga discussione sul tema che pure serve se è vero come ha fatto notare l’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il secondo ad intervenire al dibattito dopo il premier, a riproporre la questione meridionale muta da 20 anni. Le prime vere proposte arrivano proprio dall’ex sindaco di Salerno che Renzi nel suo intervento ha citato più volte, ricordando anche l’impegno per la bonifica della Terra dei Fuochi. De Luca chiede di riproporre un destino industriale per il Sud partendo da “vincoli” per i grandi gruppi pubblici a dirottare la maggior parte degli investimenti nel Mezzogiorno che deve diventare per il presidente della regione Campania, piattaforma logistica per l’Italia e l’Europa. De Luca è ritornato anche sulla questione fondi europei chiedendo di prevedere un fondo di rotazione per finanziare la progettazione.L’intervento dell’ex sindaco è stato apprezzato e sostenuto da applausi, soprattutto quando si è lasciato andare ad un siparietto alla Crozza. De Luca ha approfittato del palcoscenico nazionale per rispondere a Pietro Gomez il direttore del Fatto Quotidiano che lo aveva, in un dibattito televisivo, accusato di aver vinto con i voti di Cosentino.
RIPRESA DEL SUD, LE PROPOSTE DI DE LUCA
Autore dell'articolo: Monica Di Mauro
