Dalle parole ai fatti. E’ il passo obbligato, ma anche scontato e conseguenziale che la Salernitana deve compiere. Dopo la sconfitta di Cittadella, la squadra è stata bacchetta da Fabiani. Il direttore sportivo granata ha attaccato duramente i calciatori, salvando Colantuono. Si sa, però, che certe dichiarazioni sono imposte dal copione. Mettere alla gogna i calciatori è un po’ come creare una crepa tra la squadra e l’allenatore che solo prestazioni convincenti e risultati positivi possono sanare. Al Tombolato ci sono stati errori individuali e si sono visti anche limiti tecnici che non si scoprono certo oggi, specie in attacco. Colantuono ha parlato di mancanza di mentalità, segnando una sorta di autogol perchè nel calcio è l’allenatore che deve trasmettere carattere, idee e mentalità alla squadra. La rinuncia, in alcuni casi per scelta, a quei calciatori di qualità che pure ci sono in rosa condanna la Salernitana a recitare il ruolo da brutta, sporca e cattiva ma è stata proprio la cattiveria nelle due aree di rigore a mancare sabato scorso. Niente drammi, per carità. Di certo, quei problemi e quei limiti che erano stati messi in evidenza anche dopo la vittoria con lo Spezia, e che si era tentato di nascondere sbandierano una classifica da capogiro, sono stati confermati nella sfida contro una delle squadre più organizzate del campionato. Niente di nuovo per chi abbia la voglia e l’onestà intellettuale di andare oltre i risultati del momento. Proprio per questo, ora non bisogna scoraggiarsi guardando la classifica che relega la Salernitana un po’ più in basso rispetto a venti giorni fa, ma pur sempre in zona playoff. A Colantuono la società ha chiesto di centrare la qualificazione agli spareggi promozione e finora il tecnico sta rispettando i programmi. Sul gioco e sulle scelte si può discutere, ma i risultati restano ampiamente sufficienti. Poi, se si chiede qualcosa in più sul piano del gioco, un’idea, un’intuizione, un pizzico di coraggio, è solo perchè si pensa che questa possa essere la strada da seguire per crescere e diventare una squadra ancor più accreditata per recitare un ruolo da protagonista. Nelle cinque partite che restano da giocare per chiudere l’andata, sarà importante conquistare non meno di dieci punti. Poi, però, a bocce ferme, andranno fatte attente valutazioni sull’organico. In attacco la Salernitana ha bisogno di innesti perchè il campo ha bocciato le scelte estive. Serve un elemento di assoluta garanzia sotto l’aspetto realizzativo. Da Calaiò a Mazzeo, passando per Ceravolo, Floccari e Moncini il mercato offre tante possibilità e, magari, potrebbe riservarne anche altre ora non considerate. Chissà. La caccia al bomber è aperta. In attesa di chi verrà, però, Colantuono chiederà a chi c’è già di garantire gol e punti. Arrivare con le vele spiegate al giro di boa è la missione prioritaria per la Salernitana.
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